Più che un cantante ormai Fedez sembra essere divenuto un politico. È vero che ognuno ha diritto ad esprimere le proprie opinioni ma colpisce l’impegno sempre più marcato del rapper su temi sociali tanto cari alla sinistra e al mondo progressista. Soprattutto perché ogni suo intervento riesce a scatenare polemiche.
Forse, chissà, a Fedez il mondo della musica inizia a stare stretto. E così il cantante volge la sua attenzione altrove. Ormai da tempo sui suoi canali social lancia proclami e non risparmia attacchi contro quelli che considera oppositori. Nel suo mirino, in particolare, ci sono la Lega e Matteo Salvini. Proprio con l’ex ministro gli scontri verbali sono sempre più frequenti. L’ultimo infuocato tema sul quale Fedez è intervenuto è il ddl Zan, il disegno di legge contro le discriminazioni basate su genere, sesso, disabilità e orientamento sessuale.
Una dimostrazione la si è avuta ieri quando sul palco del concerto dedicato alla Festa del Primo Maggio il rapper si è esibito in un monologo durante il quale ha citato più volte il leader leghista. Tripudio per il mondo progressista e radical-chic. Del resto se difendi un provvedimento tanto caro alla sinistra attaccando un avversario, per di più del calibro dell’ex ministro, non puoi che essere supportato. Da Pd e M5s si sono levate voci di sostegno in favore del rapper che ha accusato la Rai di aver tentato di censurare il suo intervento.
Quello che appare è che dal palco degli spettacoli Fedez si sta trasferendo poco alla volta sulle tribune politiche. Nuovo idolo della sinistra, sembra essere diventato il rapper. Vicino alle persone deboli e discriminate tanto che non perde occasione di lanciare proclami per l’approvazione del ddl Zan. Eppure Fedez non è stato sempre così attivo sul fronte dei diritti. E qualcuno, nelle ultime ore, lo ha fatto presente. Non solo gli utenti dei social ma anche il Codacons hanno evidenziato cosa scriveva il rapper qualche anno fa sui gay.
L’associazione dei consumatori, ad esempio, ha ricorda il testo di una canzone pubblicata da Fedez nel 2011 il cui contenuto "appare chiaramente omofobo ed offensivo verso i gay, e che sembra dimostrare il doppio salto carpiato compiuto dal rapper, passato in poco tempo da testi omofobi a difensore del ddl Zan". Nel testo del brano "Tutto il contrario" si legge: "Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing/Ora so che ha mangiato più würstel che crauti/Si era presentato in modo strano con Cristicchi/Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?/E non è vero che il potere è in mano ai ricchi". Non proprio parole tenere.
“Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing
— GianMarco Senna (@SennaGianMarco) May 1, 2021
Ora so che ha mangiato più wurstel che crauti
Si era presentato in modo strano con Cristicchi
"Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?"
E non è vero che il potere è in mano ai ricchi”#fedez si ricorda di questo suo testo? pic.twitter.com/e4Wckxd5wi
"Tutti cambiano idea nella vita", ha spiegato Fedez. "Il vostro leader è passato da "senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani" a voler governare il Paese", ha proseguito il cantante che poi ha evidenziato che la sua canzone si intitola "Tutto il contrario: io scrivo tutto il contrario di quello che penso. Non è difficile". Indubbiamente nella vita sono possibili ripensamenti, anche così clamorosi.
Chissà se all'epoca ci fosse stata la legge Zan cosa sarebbe successo al rapper. Quale sarà la prossima battaglia del rapper? E nel suo mirino ci sarà sempre Salvini? Lo si saprà nel prossimo futuro. Forse non bisognerà aspettare molto per le mosse del cantante, nuovo idolo della sinistra.
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