Oggi è stato il giorno dell'incontro in Sardegna tra il presidente Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Il summit ha avuto luogo durante la mattinata a Villa Certosa. Oltre all'ex presidente del Consiglio ed al leader di Fratelli d'Italia, era presente pure l'ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, che è sempre un vertice apicale di Fdi, oltre che un senatore e vicepresidente del Senato. Il fatto che Berlusconi stesse per ricevere la Meloni nella sua residenza sarda era già emerso nel corso della giornata di ieri.
Giorgia Meloni ed il leader di Forza Italia, stando a quanto riportato dall'Adnkronos, hanno avuto modo di discutere di numerosi punti: dai rapporti con l'esecutivo presieduto da Mario Draghi all'avvenire della coalizione di centrodestra, passando per la questione relativa al Cda Rai, per cui la formazione di Fratelli d'Italia si è risentita. Pochi giorni fa, partecipando alla festa leghista di Milano Marittima attraverso un intervento telefonico, Silvio Berlusconi aveva parlato di uno "sgarbo" fatto dal resto della coalizione nei confronti della Meloni. L'ex premier aveva anche fatto presente come il resto centrodestra stesse per "rimediare" nei confronti degli alleati di Fdi.
Fonti di centrodestra citate dalla Lapresse parlano di incomprensioni superate. Il summit, viene fatto presente, ha avuto luogo in un "in un clima assolutamente cordiale", mentre "ogni incomprensione" è stata superata, viene aggiunto. La collaborazione all'interno della coalizione, infine, è stata definita "rafforzata". Un accento - come annota pure l'Adnkronos - è stato posto sulle elezioni politiche del 2023, appuntamento al quale il centrodestra vuole presentarsi unito.
Intanto, il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani ha commentato il summit tra Berlusconi e la Meloni, evidenziando come la coalizione di centrodestra dovrebbe presentarsi in maniera unitaria anche per la Regione Calabria, dove sembrava che Fdi potesse fare una scelta diversa: "Credo che ci sia una situazione di confronto ma andiamo uniti alle elezioni amministrative a Napoli, corriamo uniti a Roma, a Torino e credo che correremo uniti anche in Calabria. Berlusconi incontra Giorgia Meloni per fare il punto della situazione", ha detto l'ex presidente del Parlamento Europeo.
Tajani - come ripercorre la Lapresse - ha pronunciato queste dichiarazioni mentre si trovava nella città di Napoli, per impegni legati alla campagna elettorale. Anche il capoluogo campano, del resto, si appresta ad essere un interessante terreno di scontro per le amministrative autunnali. Rispetto a quanto accaduto nelle ultime settimane, con le polemiche che hanno seguito quanto successo attorno al Cda della Rai, l'esponente politico di Fi ha posto più di un accento su una delle capacità di Berlusconi, cioè quella di tenere il centrodestra unito: "Berlusconi è un federatore - ha fatto presente il coordinatore di Forza Italia- e quindi sono convinto che troverà le giuste soluzioni per rafforzare il coordinamento nel centrodestra che è al governo quindi Fi e la Lega, e il centrodestra che è all'opposizione".
Lo sguardo del centrodestra, inoltre, è rivolto al 2023, ossia a quando gli italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni politiche: "La prospettiva - ha insistito Tajani - è quella di andare uniti finita la stagione del governo Draghi...", per quanto "si dovrà arrivare con le elezioni nel 2023 ad un confronto tra centrodestra e centrosinistra.
A quel confronto noi guardiamo e Berlusconi e Fi - ha aggiunto - stanno lavorando per dare vita ad una coalizione forte quando pensiamo ad un centrodestra unito ad una sorta di forza unica, lo facciamo - ha chiosato l'ex presidente del Parlamento europeo - perché dobbiamo preoccuparci non solo di vincere nel 2023 ma di governare fino al 2050, puntando su alcuni punti fermi: Europa e Stati Uniti".
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