"Mai voluto offendere. Sento di dover chiedere scusa per l'effetto prodotto da un mio audio privato finito sui giornali. Nelle mie parole non c'è mai stata la volontà di offendere le vittime di Genova. Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, replica così, scusandosi, alle polemiche sollevate dalla pubblicazione – esclusiva de il Giornale – del suo messaggio vocale inviato tramite WhatsApp ad alcuni giornalisti, pochi giorni dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, che ha causato 40 vittime.
Questa la frase in questione: "Basta, non mi stressate la vita. Io pure ho diritto a farmi magari un paio di giorni, che già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, San Rocco e Santo Cristo.
Mi chiamate come i pazzi, cioè, datevi una calmata, cioè".Dopo le scuse, però, è passato anche al contrattacco: "Offende, invece, l'uso strumentale che alcuni giornali stanno facendo di questa tragedia".
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