L'ha capito anche lui. O almeno, finalmente lo ha detto chiaramente. Khalid Chaouki, intervistato da Radio Roma Capitale, ha affermato che "senza l'aiuto della comunità musulmana, non basterà né l'esercito né l'intelligence. Serve una risposta culturale dal basso e su questo non è stato fatto abbastanza finora".
Appunto. E mentre si discute sull'esistenza o meno del cosiddetto "Islam moderato", dal rappresentante italiano di punta delle istanze musulmane arriva la "condanna" a quanto (non) è stato fatto sinora. Come spesso denunciato da più parti, di fronte all'orrore del terrorismo islamico, gli appartenenti alla comunità musulmana, al di là dei normali distinguo, non sembrano essersi schierati davvero contro il radicalismo islamico.
"I comunicati stampa di condanna - ha detto anche Chaouki - non sono più sufficienti: i musulmani devono scendere in piazza e manifestare fianco a fianco con tutti gli altri cittadini".Secondo il parlamentare Pd, "quello che è mancato è il supporto delle comunità musulmane e arabe in Europa e non solo". Lo sostenevamo da tempo. Finalmente anche Chaouki sembra aver aperto gli occhi.
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