Ora la Treccani è donna: nelle ricerche vince il rosa

Solo tre uomini nella top ten del 2025: dopo Sinner la Meloni, la vedova di Navalny e Kate Middleton

Ora la Treccani è donna: nelle ricerche vince il rosa
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Jannik Sinner è primo anche qui. Il campione mondiale di tennis e la sua testa di ricci rossi non possono fare a meno di sistemarsi sempre sul gradino più alto. Subito dopo arriva la prima Presidente del Consiglio donna d'Italia, Giorgia Meloni. Terzo si piazza Donald Trump, tycoon, marito migliorabile, aggressivo bis-presidente Usa a cui si deve il conio dell'espressione «trumpismo». Sono stati loro le voci più cercate sul portale dell'enciclopedia Treccani (che vanta oltre un milione di pagine visitate al giorno) nel 2024.

È per sapere principalmente di loro che la gente ha scelto di abbeverarsi alle definizioni della Treccani che di Sinner, tra le altre cose scrive «espressione di puro tennis», «predestinato a dominare il prossimo decennio», «protagonista di un tennis di altissimo livello». Un successo che, secondo la Treccani «ha messo Sinner sotto i riflettori sin da quando era un teenager e ciò, in un Paese come l'Italia, significa caricarlo di pressioni e aspettative per poi tentare di abbatterlo al primo sbaglio o alla prima scelta non condivisa».

Ma tolti Sinner, Trump ed Elon Musk (altro soggetto che ha solleticato la curiosità del pubblico e che infatti è posizionato all'ottavo posto e descritto come «Imprenditore e innovatore, figura di spicco nella tecnologia e industria spaziale»), a colpire è il fatto che a dominare la classifica della Treccani siano soprattutto donne. Oltre al Presidente Meloni («interessata alla politica sin dall'adolescenza e nel 1996 ha iniziato la militanza in Alleanza nazionale come responsabile del movimento studentesco... nel 2012 ha fondato insieme a Ignazio La Russa e Guido Crosetto il partito Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale (dal 2014 Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale e dal 2017 Fratelli d'Italia)», le voci più ricercate riguardano soprattutto esponenti femminili.

Al quarto posto c'è Yulia Navalnaya, vedova dell'attivista politico russo Aleksei Navalny, perseguitato e deceduto a Kharp a febbraio; al quinto Angelina Mango, vincitrice dell'ultima edizione del Festival di Sanremo; al sesto Ahoo Daryaei, la studentessa iraniana divenuta celebre per essersi fatta fotografare parzialmente svestita scatenando la repressione del regime; al settimo la principessa del Galles Kate Middleton, moglie dell'erede al trono britannico William; all'ottavo, appunto, il mutimilardiario Elon Musk, proprietario di Tesla e di X; al nono la scrittrice sudcoreana Han Kang, premio Nobel per la letteratura 2024, i cui libri in Italia sono pubblicati da Adelphi; e al decimo Maura Delpero, la regista Leone d'Argento 2024 alla Mostra del Cinema di Venzia, in lizza per l'Oscar come miglior film straniero con Vermiglio.

Si direbbe che, quello si conclude oggi sia stato un anno in rosa, se non fosse per il fatto che la cronaca nera ha continuato a controbilanciare le buone notizie al femminile con orrende storie di violenza di genere.

Ma il fatto incontrovertibile è che la gente le ha cercate sulla Treccani perché loro «sono arrivate» per dirla con qualcuno. Agli Oscar, al Festival di Sanremo, al Nobel e alla presidenza del Consiglio dei Ministri, ognuna al suo posto, dove voleva essere. E poi ovviamente c'è Sinner, che è arrivato dappertutto.

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