Alle origini di Bardella: il nonno faceva il meccanico ad Alvito

Il leader anti-Macron e gli avi italiani. Da orfano all'officina, fino al matrimonio e il viaggio in Francia. Per non tornare mai più

Alle origini di Bardella: il nonno faceva il meccanico ad Alvito
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Questa storia comincia con la scelta di una ragazza di non andare da una «mammana» e di far crescere il figlio dalla sua levatrice. Jordan Bardella, giovane sfidante di Macron, ha un cognome chiaramente italiano. I francesi fanno sempre così, lo prendono e ci mettono un accento finale alla fine. Tutto in questo modo si aggiusta. Jordan all'Italia non ci pensa più di tanto. È cresciuto a Drancy, banlieue difficile di Parigi. I rapporti con la famiglia del padre sono scarni. Un ventottenne guarda avanti e non sta lì a ricostruire l'albero genealogico. È una preoccupazione da vecchi.

La Stampa ha raccontato che la madre viene dal Piemonte. Severino Bertelli-Motta, nonno di Jordan, lavorava alle carrozzerie Bertone vicino Torino. La nonna si chiama Iolanda Benedetto e fino al 1963 vivevano a Nichelino, borgo operaio della Fiat.

Il nonno paterno si chiamava Guerrino. Bardella senza accento il cognome. Viene da un piccolo borgo medievale a metà strada tra Roma e Napoli. È Alvito, il mio paese. Il chi se ne frega è legittimo. L'unico vantaggio è che non è stato difficile ricostruire la storia della famiglia Bardella. Il patriarca è Carmine, nato il 18 settembre del 1910, in uno dei vicoli più popolari di Alvito, lassù a San Biagio, sotto la «Cappelluccia». I genitori di Carmine sono ignoti. Si racconta di una ragazza che non vuole tenersi il bambino e di una levatrice che fa un gesto d'amore. Ecco cosa c'è scritto negli archivi comunali: «La levatrice Filomena Elia chiede e ottiene di poter tenere lei il piccolo, impegnandosi e promettendo di accudirlo e risponderne davanti alle autorità». Carmine, bisnonno di Jordan, da ragazzo lavora come apprendista meccanico. Si sposa con Maria Antonia Iannitelli e vanno a vivere in uno dei terreni più grassi e ubertosi di Alvito, la Conca. È dove nascerà qualche anno dopo Antonio Fazio, futuro governatore della Banca d'Italia.

Carmine e Mariantonia hanno i primi due figli, Giovanni e Silvio, poi partono per la Francia, a Montreuil, vicino Parigi, e lì nasce Onorio. Solo che ci restano una decina d'anni e tornano ad Alvito.

È qui che il 1 aprile del '44, sul fronte di Montecassino, nasce Guerino, il nonno del volto vincente di «Rassemblement National». Carmine e la sua famiglia ripartono per Montreuil nel '52. Non torneranno più. Un Bardella con l'accento spera di governare la Francia. Senza aborto.

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