Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che è stato bersagliato anche da una parte del Partito Democratico per la strenua difesa del reddito di cittadinanza per com'è stato concepito dai grillini, non molla sulla misura ed anzi rilancia, parlando di "istituto controllato". Anzi, l'esponente dei Dem si è addirittura spinto, durante l'informativa di oggi in Parlamento, definendo il reddito di cittadinanza come "uno degli istituti più controllati".
Durante il suo intervento presso la Camera dei Deputati, il vertice di Dicastero ha aggiunto pure quanto segue: "Credo che sia necessario - ha detto - riflettere con laicità su un istituto che ha limiti come tutti gli istituti, ma che oggettivamente risponde a una questione di fondo: i poveri esistono e sono generati da un sistema. Questo sistema si può discutere o correggere ma produce povertà e la povertà è un dato che si può ignorare o affrontare". In buona sostanza, il provvedimento voluto dal MoVimento 5 Stelle, per il ministro Orlando, non si tocca o quasi. Perché comunque si è parlato pure di "miglioramenti".
Nel bel mezzo della discussione sulla misura, era stato il senatore del Pd Salvatore Margiotta a ricordare come il partito che ha sede al nazareno fosse contrario. Il che è vero almeno per quel che ha riguardato la fase gialloverde, quella in cui il reddito di cittadinanza è stato introdotto. Orlando ha comunque esposto tutta una serie di novità - come ripercorso dall'Agi - che saranno relative alla revoca che avverrà pure "in caso di condanna penale definitiva per ulteriori reati, rispetto a quelli già contemplati dalla disciplina vigente, quali, tra gli altri, lo sfruttamento di prostituzione minorile, la tratta di persone, il furto, la rapina, la truffa aggravata, il riciclaggio, l'usura, il traffico illecito di stupefacenti, quei reati quindi dai quali si traggano proventi illeciti". Cambiamenti parziali ma comunque cambiamenti.
Intanto Fratelli d'Italia non ci sta e ha deciso di scendere in piazza, con il più classico dei flash mob. Il capogruppo Francesco Lollobrigida ha ribadito la posizione del partito guidato da Giorgia Meloni:"Siamo l'unica forza politica - ha detto, così come ripercorso dall'Adnkronos - che non ha votato il reddito di cittadinanza né per il suo rifinanziamento". E ancora:"Quest'anno verranno aumentati ancora gli stanziamenti per questo strumento che si è rivelato inutile e dannoso, perché non è riuscito nelle politiche attive del lavoro a risolvere il problema che si poneva quando è stato ideato e perché i cittadini che vanno a lavorare tutte le mattine vedono gli sperperi collegati al reddito di cittadinanza".
Poi la spiegazione sul perché Fdi abbia deciso di scendere in piazza in funzione pure dell'informativa di Orlando: "Oggi manifestiamo - ha aggiunto l'onorevole Francesco Lollobrigida - chiedendo di combattere la povertà e di dare lavoro ma anche per un'altra cosa: abbiamo chiesto la presenza del ministro Orlando in aula perché racconti al Parlamento quello che è accaduto in questi tre anni: quanti soldi degli italiani sono stati sperperati e quanti invece hanno sostenuto chi ne ha davvero bisogno,
quali sono stati i benefici di un provvedimento che peraltro il suo partito non ha votato, anche se oggi - ha fatto presente- da quando è incollato alla poltrona, ne è diventato entusiasta sostenitore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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