Otto minuti per una dose. È il modello Lombardia

Due minuti per l'accettazione, tre per la visita con l'anamnesi, al massimo tre per la somministrazione

Otto minuti per una dose. È il modello Lombardia

Due minuti per l'accettazione, tre per la visita con l'anamnesi, al massimo tre per la somministrazione. Cronometro alla mano, il tempo calcolato per ogni vaccinazione anti Covid all'ospedale in Fiera a Milano è di otto minuti. Cui va aggiunto il quarto d'ora di osservazione l'iniezione. La sperimentazione è durata due giorni e ha permesso di somministrare la seconda dose Pfizer a poco più di 2.300 volontari dell'Areu (Agenzia regionale di emergenza urgenza) ma soprattutto, era l'intenzione dell'Unità di crisi vaccinale regionale coordinata da Guido Bertolaso, di rilevare i tempi tecnici necessari per le operazioni e quindi stabilire il numero di iniezioni che è possibile fare nelle 24 ore. Per poi riprodurre il modello della Fiera negli altri poli lombardi, quando partirà l'immunizzazione di massa.

Il Pirellone conferma che la fase 2 partirà il 24 febbraio con gli ultra 80enni, circa 700mila. I cittadini più anziani verranno contattati direttamente per la convocazione. Poi tutti gli altri lombardi, a cominciare dai maggiormente fragili, in totale più o meno 6,6 milioni (esclusi i minorenni). Dove saranno vaccinati? Nei 65 hub, per lo più ospedali, già coinvolti nella fase 1. Negli studi dei medici di famiglia, nelle farmacie e nei poli allestiti sul territorio, dai padiglioni fieristici alle palestre. Confermato anche l'obiettivo di portare a termine il ciclo di somministrazioni entro la fine di giugno. Ogni giorno dovranno essere almeno 120mila. Con due grosse incognite: la consegna delle dosi da parte delle case farmaceutiche e il reclutamento del personale sanitario.

Ieri alla Fiera di Milano hanno fatto visita il governatore Attilio Fontana e il vicepresidente della Regione e assessore al Welfare Letizia Moratti. Sono stati inoltre convocati i direttori generali delle Ats, delle Asst e degli Irccs della Lombardia. Ai dg sono state date le indicazioni per predisporre i piani vaccinali locali. «Esprimiamo il nostro ringraziamento a tutto il personale medico, infermieristico, amministrativo di Areu, dell'esercito, della Protezione civile - hanno detto Fontana e Moratti -. Il piano di vaccinazione di massa dovrà necessariamente essere frutto di un lavoro di squadra, per questo è fondamentale il contributo di tutti». Da parte sua Bertolaso ha assicurato ai dirigenti delle Ats e degli ospedali: «Siamo a vostra disposizione, i vostri facilitatori. Dobbiamo lavorare come un'orchestra». Moratti ha auspicato inoltre «una grande alleanza che includa anche il mondo delle attività produttive e i sindacati», con lo scopo di «far ripartire la Lombardia».

Aggiunge Fontana, riferendosi alla due giorni in Fiera: «Le sperimentazioni sono andate bene. È un modello che vorremmo replicare su tutto il resto del territorio regionale quando potremo iniziare le vaccinazioni di massa, sperando sempre che arrivino i vaccini. I risultati della sperimentazione verranno elaborati dai tecnici nei primi giorni della prossima settimana per poi essere comunicati pubblicamente». Mentre all'incontro con i dg il governatore ha parlato di «un evento storico, che consentirà di salvare la vita a migliaia di persone». Poi conclude: «È un momento difficile, dobbiamo buttare il cuore oltre l'ostacolo e dimostrare la vera eccellenza sanitaria lombarda».

Anche dal punto di vista operativo le operazioni in Fiera sono andate come previsto. Il servizio d'ordine e di accoglienza era affidato alla Protezione civile.

«Sono molto soddisfatto - ha sottolineato l'assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni - per come stanno procedendo le operazioni. Inoltre, con grande orgoglio, desidero rimarcare il totale coinvolgimento degli uomini in forza alla nostra Protezione civile, che stanno dimostrando ancora una volta grande disponibilità e professionalità».

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