"Il Paese teme Grillo: il suo programma sulle tasse farà vincere Forza Italia"

Il Cavaliere sicuro della vittoria: "Tutti i moderati correranno alle urne e il centrodestra trionferà"

"Il Paese teme Grillo: il suo programma sulle tasse farà vincere Forza Italia"

Milano - Berlusconi è ottimista: alle prossime elezioni vincerà lui. Lo dice chiaro e tondo in una lunga intervista al Gazzettino in cui disegna gli scenari futuri. Sulla parabola dei 5 Stelle non ha dubbi: «Quando gli italiani conosceranno le loro intenzioni come quella di varare la patrimoniale del 10% o il progetto di applicare alle case imposte incredibili come in Francia, o ancora alzare l'imposta di successione, allora non ci sarà nessun moderato che se ne starà a casa. Correremo tutti a votare». Insomma, il centrodestra vincerà a mani basse alle prossime politiche. Già, ma quale centrodestra? Il Cavaliere non elude la domanda: «I contenuti e le sensibilità della Lega hanno piena cittadinanza ma non bastano. Forza Italia è portatrice del modello di centrodestra che vince in tutta Europa. Stiamo costruendo un centrodestra moderato nei toni e rivoluzionario nei contenuti». Inutile dire che gli screzi con Salvini non mancano ma l'ex premier smussa: «Con lui e l'onorevole Meloni abbiamo discusso a lungo del programma, che è stato apprezzato e condiviso al 95%. Ci vedremo presto per terminare di metterlo a punto».

Altro nodo è quello legato alla leadership o alla premiership con l'immancabile totonomi estivo: Marchionne, Zaia, Meloni, Maroni. Berlusconi è netto: «Marchionne l'ho citato in una conversazione conviviale solo come esempio; gli altri non li ho mai indicati come candidati premier. Il candidato premier lo indicherà al capo dello Stato il partito più forte». Sottinteso: Forza Italia. Sì perché il Cavaliere giura che «non schiereremo professionisti della politica ma donne e uomini che nella vita civile hanno dimostrato quello che sanno fare».

Berlusconi è tornato centrale più che mai tanto da fare da calamita ai centristi in cerca di ricandidatura. Ma qui arriva l'altolà del Cavaliere al suo ex delfino Alfano: «Non ci sarà posto in Forza Italia per chi ha collaborato organicamente con la sinistra, attuando politiche che hanno fatto male al Paese. Se invece alcuni parlamentari si sentono di centrodestra e vogliono creare formazioni politiche con questo orientamento, mi pare una scelta auspicabile e legittima».

C'è, però, chi teme che il leader azzurro stia già pensando alle larghe intese con Renzi: «Anche nel calcio ho sempre vietato al Milan di scendere in campo puntando al pareggio. L'obiettivo è vincere». Parole dure su Renzi anche sul tema della cittadinanza: «Sullo ius soli Renzi si illude di dire una cosa di sinistra e di spiazzare Bersani e D'Alema.

È un cinico gioco di tattiche sulla pelle degli italiani e degli stessi immigrati».

Ultimo via libera al referendum sull'autonomia di Veneto e Lombardia: «Servirà a dare un segnale all'establishment. Potrebbe essere utile estendere i referendum in tutta Italia, in particolare al Sud».

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