Il papà di Gioele a Fedez: "Era lì per te, non dovevi cantare"

La lettera del padre al rapper: "Mi sarei aspettato più rispetto per il nostro dolore"

Il papà di Gioele a Fedez: "Era lì per te, non dovevi cantare"
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«Mio figlio è morto a 200 metri da te, potevi non cantare, ti facevo più umano». Nella polemica social sollevata dopo il concerto di Fedez ad Ozieri, in provincia di Sassari, che si è tenuto lo stesso sabato scorso nonostante il terribile incidente costato un paio d'ore prima la vita a un bambino di 9 anni rimasto schiacciato da una porta da calcio mentre giocava con gli amici, irrompe con un post su Facebook il papà del piccolo Gioele.

Ivan Putzu esprime tutto il suo dolore per la tragedia che gli ha portato via il figlio e il disappunto per il comportamento del cantante, rivolgendosi direttamente a lui: «Nel momento in cui cantavi io, padre di Gioele, il bambino deceduto a 200 metri da te, ero per terra con mio figlio chiedendo di prendere la mia vita e di lasciare vivere lui». Putzu spiega di essere arrivato con la famiglia da Olbia, dove risiede, a Ozieri, il paese dei nonni materni, proprio per assistere al concerto di Fedez: «Mio figlio cantava le tue canzoni e voleva vederti cantare dal vivo. Tutto questo non gli è stato possibile. Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore», conclude con amarezza il papà di Gioele.

Il concerto era uno degli appuntamenti in programma per la festa patronale del paese. Ma il terribile incidente costato la vita a Gioele non ha fermato i festeggiamenti. Il sindaco, Marco Peralta, aveva giustificato il mancato annullamento con ragioni di ordine pubblico. Quindi lo spettacolo è andato avanti come se nulla fosse, ad eccezione del minuto di silenzio chiesto dal rapper prima di cominciare ad esibirsi. Un gesto che non è servito ad arginare l'onda di sdegno social, cresciuta di ora in ora. Lo stesso Fedez era intervenuto domenica con un video su Instagram per rispondere agli attacchi: «Ieri sera ho suonato ad Ozieri, sono stato avvertito di questa terribile tragedia poco prima di salire sul palco. Prima di esibirmi ho chiesto a tutto il pubblico, più di 15mila persone, di fare un minuto di silenzio per commemorare Gioele ed esprimere la mia e la nostra vicinanza di tutta la piazza alla famiglia. Nessuno si è permesso di dire nulla. Nessuno. Ma vergogna a chi? Come si fa? Solo perché la settimana scorsa è diventata virale la roba dell'autotune dobbiamo inventarci una cazzata senza avere il minimo rispetto verso una tragedia del genere. Questa la dice lunga sullo stato di salute dell'informazione in Italia».

Il sindaco era intervenuto per precisare che, visto il gran flusso di persone, gli organi di pubblica

sicurezza avevano ritenuto di non dover sospendere l'evento in programma per ragioni di ordine pubblico. Fedez si è adeguato dunque ad una decisione presa da altri, ma non per questo al papà di Gioele è sembrata meno amara.

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