«Consentitemi di mandare un saluto e un abbraccio da parte di tutti noi al presidente Berlusconi!», dice nell'aula della Camera il deputato azzurro Paolo Emilio Russo e subito scoppia l'applauso da destra a sinistra. Si parla del Ponte sullo Stretto ed è d'obbligo ricordare che ad inserire il progetto tra le infrastrutture strategiche è stato il governo Berlusconi nel 2000, ma il pensiero va subito al leader azzurro all'ottavo giorno di terapia intensiva al San Raffaele di Milano, per una polmonite nel quadro di una leucemia cronica.
Si sa che ha passato un'altra notte tranquilla, le sue condizioni sono in miglioramento e che oggi un bollettino medico dovrebbe informare sulla situazione.
Al Cavaliere arrivano, oltre agli auguri di Montecitorio, anche quelli del Partito popolare europeo, la grande famiglia che Forza Italia rappresenta in Italia. «Stamattina (ieri, ndr) - dice il vicepremier e e ministro degli Esteri azzurro Antonio Tajani -, in apertura di una riunione del Ppe, c'è stato un affettuoso saluto del presidente Weber: gli ha fatto gli auguri di pronta guarigione, a nome di tutto il Ppe, cosa che gli ho fatto immediatamente sapere». Poi il coordinatore di Fi fa un tweet per ringraziare Weber, che ha «rassicurato sul miglioramento delle condizioni di salute del leader di FI». Tajani, dopo la cerimonia per il 171mo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, aggiorna anche sulle condizioni di salute di Berlusconi. «Il decorso procede bene, i medici sono soddisfatti di come reagisce alle cure, è un fatto positivo che le cose vadano migliorando. Come hanno sempre detto ci vorrà un po' di pazienza. Il modo migliore per aiutarlo è lavorare per governare bene questo Paese, è il motivo per il quale siamo stati eletti in parlamento, e lavorare per rafforzare la presenza di Fi». Al grande evento che il 5 e 6 maggio riunirà a Milano il popolo azzurro lui si augura «di averlo su palco». Poi Tajani spiega: «È il modo per riunire tutti i nostri eletti, tutta la nostra classe dirigente, per preparare l'ultima settimana di campagna elettorale per le amministrative e soprattutto per preparare le elezioni europee del 2024».
A confermare che si può essere ottimisti è, ancora una volta, il più giovane dei figli dell'ex premier, Luigi, il primo a far visita al padre. Quando esce dal San Raffaele i giornalisti chiedono se sta meglio e lui annuisce, dice solo un «sì», che però vuol dire molto. Poco dopo arriva anche il fratello Pier Silvio e poi la primogenita Marina.
A curare Berlusconi sono, innanzitutto, il suo medico personale e primario del reparto di terapia intensiva cardiochirurgica Alberto Zangrillo e il primario di ematologia Fabio Ciceri, ma ieri in tv è stato chiesto un parere da medico anche a Orazio Schillaci, ministro della Salute. «Seguo le notizie e i bollettini medici - dice al Tg1 Mattina - auguro a Berlusconi di rimettersi presto e gli auguro ogni bene. È in terapia intensiva, è un malato delicato quindi spero veramente che si possa riprendere e tornare a tutte le sue attività».
Auguri pure dagli avversari politici, come Pierluigi Bersani. «Gli rivolgo un saluto di cuore, con tutti quelli che ne parlano come se fosse già di là...sono sicuro che sta di qua». E ricorda un episodio «folgorante», accaduto quando era da poco segretario del Pd e lo andò a trovare al San Raffaele dopo l'attentato della statuetta. «Una signora - racconta - mi aggredì urlando: Ecco, voi comunisti prima lo massacrate e poi andate a trovarlo!. E io le dico: Signora non dica così, sono andato a trovarlo e lui sta bene, e lei si trasforma e mi dice: Grazie, grazie. Fenomeni di innamoramento veri e propri. Ha introdotto un grado di personalizzazione della politica inedito nella storia della Repubblica».
Per Bersani il Cav «sul piano personale è una persona non replicabile, sul piano politico è un liberale immaginario, al posto di disciplina e onore nell'attività pubblica ci ha messo consenso e successo. Il suo capolavoro è di avere un occhio attento agli affari suoi, ma di trasmettere generosità».
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