Il Papa mangia cibi solidi e partecipa alla messa

Collegamento video con gli esercizi spirituali della Curia. I medici: "La stabilità è un elemento molto positivo"

Il Papa mangia cibi solidi e partecipa alla messa
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Lieve miglioramento, stabilità e quadro complesso. Sono i tre concetti che sono riecheggiati ieri, 24esimo giorno di ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli. Nessun bollettino medico ufficiale, ma dalla sala stampa della Santa Sede sono arrivate notizie confortanti. «Il perdurare della stabilità - e dunque il fatto di non avere avuto crisi respiratorie, esami del sangue stabili, scambi gassosi migliorati - conferma il miglioramento di due giorni fa». E quindi, si «può parlare di ulteriore lieve miglioramento». I medici gli hanno prescritto una dieta che contempla anche cibi solidi. Tuttavia, il quadro resta complesso e la prognosi non viene prudenzialmente sciolta.

Ieri mattina, Francesco ha partecipato alla messa, ha ricevuto il segretario di Stato Pietro Parolin e il Sostituto alla Segreteria, monsignor Edgar Pena Parra, mentre nel pomeriggio si è collegato in video con la Curia per seguire la meditazioni degli esercizi spirituali. Nessuno però ha potuto vedere il Pontefice. Solo lui è la precisazione della sala stampa vaticana ha potuto vedere e sentire ciò che succedeva nell'Aula Paolo VI.

Anche nella giornata di ieri, Bergoglio ha «continuato le terapie, la fisioterapia respiratoria e quella motoria», e anche l'ossigenazione è rimasta alternata, ovvero di notte quella meccanica e di giorno con i naselli ad alto flusso. Dal Vaticano smentiscono inoltre le notizie in merito a un adeguamento dell'appartamento papale a Santa Marta, allestito con ossigeno e macchinari per il ritorno di Papa Francesco. «Non risultano modifiche in corso» hanno riferito fonti vaticane. Intanto, per la terza volta, Bergoglio è stato costretto a saltare un evento giubilare. Ieri, infatti, è stato il cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, a presiedere la messa in Piazza San Pietro, per il Giubileo del mondo del Volontariato. Il primo senza il Pontefice era stato il Giubileo degli artisti: in quell'occasione Bergoglio era stato sostituito dal card. Tolentino; quindi è toccato a monsignor Rino Fisichella presiedere la messa in occasione del Giubileo dei diaconi. Ma in tutte e tre le messe, l'omelia era stata preparata da Bergoglio.

Quella di ieri era incentrata sulla Quaresima. Così come Gesù, «anche noi veniamo tentati nella relazione con Dio». «Satana mira a convincerci che per gli affamati non c'è pane, tanto meno dalle pietre, né gli angeli ci soccorrono nelle disgrazie. Semmai, il mondo sta in mano a potenze malvagie, che schiacciano i popoli con l'arroganza dei loro calcoli e la violenza della guerra». E per la quarta domenica di fila, anche ieri l'Angelus è stato diffuso solamente in forma scritta. «Nelle nostre società troppo asservite alle logiche del mercato, dove tutto rischia di essere soggetto al criterio dell'interesse e alla ricerca del profitto ha scritto il Papa - il volontariato è profezia e segno di speranza, perché testimonia il primato della gratuità, della solidarietà e del servizio ai più bisognosi».

Ha ricordato, Bergoglio, il suo prolungato ricovero in ospedale, dove «sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura». E ringraziando tutti per la preghiera, ha salutato con un arrivederci, dopo aver lanciato un nuovo, potente, appello alla pace dal suo letto di ospedale.

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