La lotta ai minimarket stranieri spacca la base del M5S. Motivo del contendere è un'immagine condivisa dal canale Facebook ufficiale del Movimento 5 Stelle - Luigi Di Maio in cui il capo politico dei grillini annuncia "controlli anche sui negozi di cinesi e pakistani".
Una scelta che non è piaciuta a molti parlamentari pentastellati, a maggior ragione dopo la diffusione in rete di quel 'meme' che ha infiammato le chat di deputati e senatori. Quell'immagine è "una porcheria" dice all'Adnkronos sun eletto alla Camera. "Chi prende queste decisioni?", gli fa eco una parlamentare. Un senatore critica fortemente il 'meme' diventato virale: "Ormai ci ritroviamo a scimmiottare la Lega: perché non annunciare più controlli nei negozi italiani dove si fa il nero o dove, soprattutto al Sud, ragazzi lavorano anche solo per 200 euro al mese?". Anche gli attivisti si dividono sui social. Oltre alla difesa di rito dei più, alcuni si lamentano per la decisione presa dal vicepremier grillino: "Io direi semplicemente che vanno controllati tutti gli esercizi commerciali - scrive ad esempio Mara -, non ci salvinizziamo dividendo tutti in base all'etnia, siamo famosi per evasione fiscale e lavoro nero".
Anche Fabio suggerisce:"Andate a fare i controlli nei ristoranti, bar e hotel stagionali e vedrete quanta evasione e quanti camerieri assunti con pochi soldi e tante ore di lavoro senza giorni di riposo!". Quasi a riprova di quanto letto finora arriva il commento di Fabio che gela tutti: "Da leghista, hai il mio vivo apprezzamento signor ministro... Bravo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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