Una parte dei pedaggi andrà allo Stato

Ok del Consiglio dei ministri al ddl Concorrenza. C'è pure la norma "salva-dehor"

Una parte dei pedaggi andrà allo Stato
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Un nuovo passo in avanti «a supporto delle imprese e a tutela dei consumatori», per garantire maggior competitività e dare respiro all'economia. Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via libera al ddl Concorrenza, provvedimento che spiana la strada all'ottenimento della settima rata del Pnrr da parte dell'Italia.

Le misure spaziano dalla proroga «salva-dehors» al contrasto dell'abusivismo nel settore dei taxi ed Ncc, ma riguardano anche le assicurazioni auto. E ci sono pure novità sulle concessioni autostradali. Per la prima volta, infatti, una parte dei pedaggi non entrerà nelle casse di grandi gruppi di concessionari - anche internazionali - ma andrà allo Stato. Dal 2025 verrà applicato un nuovo modello tariffario, già sperimentato in quattro concessioni, che prevede di distinguere la tariffa in tre fattori: la componente tariffaria di gestione e la componente tariffaria di costruzione, entrambe di competenza del concessionario, e la componente tariffaria per oneri integrativi (il cosiddetto extragettito) di competenza dell'ente concedente.

«I proventi del cosiddetto extragettito saranno utilizzati per realizzare gli investimenti autostradali, compresa la messa in sicurezza della viabilità locale di adduzione, senza incrementare i pedaggi», si legge in una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il nuovo modello prevede che le future concessioni non supereranno di regola i quindici anni.

Sui già citati dehors, invece, il ddl proroga al 31 dicembre 2025 le norme previste durante la pandemia. Entro un anno dall'entrata in vigore della legge è altresì prevista l'emanazione di un decreto legislativo, su proposta del Mimit, per riordinare e coordinare la concessione ai pubblici esercizi di spazi e aree pubbliche di interesse culturale e paesaggistico per l'installazione di strutture amovibili.

Un'altra novità è il divieto alle imprese assicuratrici di stipulare contratti che impediscano o limitino il diritto di disinstallare, senza costi e alla scadenza annuale del contratto, le cosiddette «scatole nere» per il monitoraggio dei dati dell'attività di circolazione dei veicoli. Viene così introdotto un meccanismo di portabilità dei dati registrati, che il consumatore potrà richiedere. Nel ddl Concorrenza c'è poi il capitolo taxi e Ncc: per fronteggiare il fenomeno dell'abusivismo, in caso di mancata iscrizione al registro si prevede l'applicazione di sanzioni che vanno dalla sospensione alla revoca dal ruolo dei conducenti. I Comuni potranno accedere al registro verificando la veridicità dei dati e comunicare al Mit gli eventuali provvedimenti adottati.

A tutela dei consumatori viene inoltre reso più funzionale il monitoraggio dei prezzi e delle tariffe effettuato dalle Camere di Commercio ed è fissata una misura di contrasto alla «shrinkflation», pratica ingannevole con cui le aziende riducono la quantità di prodotto venduto, mantenendo lo stesso prezzo o addirittura aumentandolo. Al riguardo, è disposto un obbligo di informazione tramite specifiche etichette. Infine, per le startup innovative sono introdotti nuovi parametri per premiare le pmi con le maggiori potenzialità.

Nelle ore in cui il governo premeva l'acceleratore sullo sviluppo, con la prospettiva dei 18,2 miliardi di euro previsti dalla settima rata del Pnrr, la Commissione Ue tirava però il freno, avviando le procedure d'infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia e di

altri sei Paesi: Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. I funzionari di Bruxelles si sono già messi in contatto con i suddetti Stati membri per raccomandare misure correttive da adottare entro fine anno.

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