Berlusconi: "Nel 2023 arriveremo al partito unico"

Forza Italia, Lega e Fratello d'Italia uniti in un solo partito? Berlusconi: "La spinta all'unità arriverà anche dalle elezioni in Calabria ed entro il 2023 avremo il partito unico"

Berlusconi: "Nel 2023 arriveremo al partito unico"

Il centrodestra unito in un solo partito. È l'idea espressa nei giorni scorsi da Silvio Berlusconi, che aveva proposto la creazione del "Partito del centrodestra italiano", andando al di là della federazione lanciata da Matteo Salvini. Una visione che era stata considerata un possibile "obiettivo a lungo termine" dal leader della Lega, pur incontrando lo scetticismo di Giorgia Meloni. Ma ora, sembra che già entro il 2023 potremmo assistere alla creazione di un movimento che unisce Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia.

Nei giorni scorsi Berlusconi aveva già sottolineato che il progetto era da intendersi "in vista delle politiche del 2023" tanto che Antonio Tajani aveva fatto notare come l'ex premier stesse anticipando "una visione del centrodestra del futuro". Un futuro che potrebbe appunto arrivare già entro pochi anni. Ancora oggi, infatti, il Cavaliere ha rilanciato la data del 2023 per la realizzazione del partito unico. "Con Giorgia e Matteo stiamo facendo un ottimo lavoro e sono certo che anche alle elezioni comunali riusciremo ad avere un buon risultato", ha spiegato in collegamento telefonico alla presentazione del candidato alla presidenza della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Poi, riferendosi al futuro di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, ha aggiunto: "Stiamo lavorando bene con Salvini e credo che da qui al 2023 riusciremo sicuramente a costruire un unico partito del centrodestra, un 'partito repubblicano' come quello americano, nel quale il centro e la destra democratica si trovino insieme per governare il Paese". E il nome è già pronto: "Lo abbiamo chiamato: il Centrodestra italiano".

L'idea della creazione di un unico movimento che riunisca le forze del centrodestra non è nuova. Il Cav, infatti, ha rivelato di aver pensato a questa soluzione fin dall'inizio della sua carriera politica: "Sogno dall'inizio della mia discesa in campo - ha raccontato- un movimento politico che possa rappresentare la maggioranza degli italiani e che possa dare stabilità al governo del centrodestra". Un obiettivo da raggiungere in modo graduale, partendo proprio dalla federazione ipotizzata da Salvini, per poi convergere verso il partito unico. Ancora in dubbio sulla proposta del Cav, però, Giorgia Meloni, che ieri ha ribadito: "Penso che unificare partiti che hanno una compatibilità, ma una identità diversa, rischi di far perdere più di quello che si guadagna e che nella situazione in cui si trova l'Italia oggi francamente il tema dei partiti mi sembra secondario".

Un'affermazione che non ha minato il clima di collaborazione all'interno del centrodestra e che non significa una chiusura totale.

"Questa pandemia - ha concluso il leader di Forza Italia -ha cambiato molta parte della nostra società e delle nostre abitudini e io credo che cambierà anche il sistema dei partiti, il sistema della rappresentanza politica. E sono sicuro che questa spinta all'unità arriverà anche da queste elezioni in Calabria".

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