Patto tra Biden e Zelensky. Oggi la firma in Puglia per la sicurezza in Ucraina

Gli Usa riarmano Kiev, ma al summit chiederanno la tregua ad Hamas

Patto tra Biden e Zelensky. Oggi la firma in Puglia per la sicurezza in Ucraina
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Joe Biden vola in Puglia per il G7 a guida italiana con l'obiettivo di ribadire agli alleati l'importanza di un sostegno forte all'Ucraina da un lato, e del cessate il fuoco a Gaza con il rilascio degli ostaggi dall'altro.

Per dimostrare il supporto incrollabile a Kiev, a margine del vertice, il presidente americano firmerà oggi con il collega ucraino Volodymyr Zelensky l'accordo bilaterale sulla sicurezza, come ha annunciato il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. «Vogliamo dimostrare che gli Stati Uniti sostengono il popolo ucraino, che siamo al loro fianco e che continueremo ad aiutarli per affrontare i loro bisogni in termini di sicurezza - ha aggiunto - La loro sicurezza è cruciale per l'Europa e di conseguenza per gli Usa».

Sullivan ha poi spiegato che l'intesa, simile a quelle firmate da altri 15 Paesi, è un «ponte» verso il momento in cui Kiev sarà invitata ad aderire alla Nato. Non include alcun impegno a utilizzare le forze Usa, ma prevede la fornitura di armi e assistenza: «Qualsiasi pace duratura in Ucraina deve basarsi sulla sua capacità di difendersi - ha insistito - E invieremo anche alla Russia un segnale della nostra determinazione contro Putin». Secondo la bozza di dichiarazione finale del G7, diffusa da Bloomberg, i leader vogliono «aumentare la produzione e le consegne di armi per aiutare l'autodifesa dell'Ucraina». Washington, stando a quanto dichiarato al New York Times da alti funzionari dell'amministrazione e dell'esercito Usa, fornirà a Kiev un ulteriore sistema missilistico Patriot (il secondo). La decisione approvata da Biden arriva in risposta alla richiesta urgente di Zelensky di rafforzare le difese aeree contro gli attacchi della Russia: il nuovo sistema proverrà dalla Polonia e potrebbe essere schierato in prima linea entro i prossimi giorni.

Per quanto riguarda le sanzioni, invece, gli Stati Uniti hanno annunciato ieri nuove misure che colpiscono, tra gli altri, la Borsa di Mosca. Al centro del vertice c'è ovviamente anche la situazione in Medio Oriente. «Tutti i leader del G7 sono concentrati su un obiettivo: il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Il presidente si consulterà con loro», ha spiegato Sullivan. Secondo la bozza di dichiarazione finale, i G7 chiederanno ad Hamas di accettare l'accordo di tregua annunciato da Biden, chiedendo ai Paesi che hanno influenza su gruppo militante di contribuire per garantire che accetti un cessate il fuoco. Tuttavia, i leader esorteranno anche Israele ad allentare l'escalation con l'offensiva militare su vasta scala a Rafah.

Il testo potrebbe includere un linguaggio che sollecita tali misure ad essere in linea con le indicazioni provvisorie ordinate dalla Corte internazionale di giustizia. Intanto il segretario di Stato Usa Antony Blinken ieri era in Qatar per vedere i leader di Doha nell'ambito della mediazione Usa per il cessate il fuoco, e ha ribadito che alcune, ma non tutte, le richieste di Hamas sono «realizzabili».

Come riferito da fonti informate, il gruppo ha proposto emendamenti tra cui una tempistica di tregua e il ritiro completo delle truppe israeliane da Gaza. Blinken ha assicurato che gli Stati Uniti lavoreranno per «chiudere l'accordo» e presenteranno proposte «concrete» per il dopoguerra entro poche settimane.

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