Il patto per l'opposizione tra Berlusconi e Salvini

Ieri sera la cena tra Berlusconi e Salvini ad Arcore. Siglato un patto di opposizione in comune per fermare Renzi

Il patto per l'opposizione tra Berlusconi e Salvini

Un primo patto per l'oppisizione è stato siglato tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Ieri sera i leader di Forza Italia e Lega Nord si sono visti ad Arcore. Sul tavolo le mosse per mettere i bastoni tra le ruote a Matteo Renzi e le future alleanze politiche. Secondo fonti parlamentari, Berlusconi e Salvini avrebbero infatti concordato una strategia di coordinamento per attuare una ferma opposizione in parlamento ai provvedimenti del governo. Durante la riunione si sarebbe giunti anche ad una prima intesa di massima sulle alleanze regionali anche se il tema resta da perfezionare nel corso di prossimi incontri.

A partire da domani il governo non avrà più vita facile. Sul parlamento si appresta a riversarsi una pioggia di emendamenti per stoppare le politiche che il governo sta portando avanti a suon di fiduce. L'obiettivo del Cavaliere è di mettersi di traverso a Renzi con l'aiuto dell'esercito leghista. A mettere a punto i termini del patto erano presenti anche il consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti, e il leghista Giancarlo Giorgetti. Come ha spiegato intervenendo telefonicamente al primo Meet up del governo ombra organizzato da Gianfranco Rotondi, il leader di Forza Italia sta lavorando alla ricostruzione della coalizione di centrodestra. "Sgravato il peso del patto del Nazareno - ha annunciato - ora possiamo ritornare a lavorare nella direzione di un forte e compatto centrodestra".

"Come diceva il grande Troisi, ricominciamo da tre - ha spiegato il presidente dei deputati azzurri Renato Brunetta al Tg3 - ricominciamo con l’alleanza con la Lega, ricominciamo nella ricostruzione del centrodestra, ricominciamo con l’opposizione". Il consolidamento dell'asse con Salvini potrebbe portare all'allontanamento di Angelino Alfano alla galassia del centrodestra. Da mesi, infatti, il Nuovo centrodestra è finito a fare da "tappetino" di Renzi. Salvini, poi, non tollerebbe un patto con Alfano. Lo stesso Berlusconi, durante la cena a Villa San Martino, avrebbe rinfacciato agli alfaniani di essersi "ridotti a fare da cespuglio al Pd". Per questo, la ricostruzione del centrodestra non può che partire da un patto di opposizione per bloccare Renzi. Nei prossimi giorni i capigruppo di Forza Italia e Lega concorderanno sia azioni di disturbo sia proposte di modifica sul titolo V della Costituzione.

Durante la cena Berlusconi e Salvini avrebbero parlato anche delle prossime elezioni. In dirittura d'arrivo ci sono gli appuntamenti elettorali in Veneto e Liguria. Per il momento non è stato ancora siglato un vero e proprio accordo. Tuttavia, è stato convenuto sull'opportunità di trovare un'intesa sugli uomini da candidare alle prossime regionali.

Se da una parte la ricandidatura di Luca Zaia appare scontata, in Liguria i giochi non sono ancora fatti. La Lega Nord potrebbe, infatti, schierare un proprio politico finendo per penalizzare l'intero centrodestra.

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