Prende forma l'accordo tra il governo e le associazioni del commercio sul trimestre anti-inflazione che partirà il primo ottobre per offrire un paniere di prodotti di prima necessità a prezzi calmierati, mentre continua il confronto con l'industria. Ogg è previsto un nuovo incontro al ministero delle Imprese e del made in Italy con le associazioni dell'industria alimentare e dei beni di largo consumo.
La bozza del testo conta 13 articoli e prevede «una fattiva collaborazione da parte delle imprese fornitrici» che non avevano firmato il protocollo di intesa di agosto. Nelle premesse è scritto che le associazioni dell'industria coinvolte in questa iniziativa di contenimento dei prezzi «hanno manifestato la propria intenzione ad aderire ad un accordo».
L'obiettivo è offrire prezzi calmierati dal primo ottobre al 31 dicembre 2023, su una selezione di articoli rientranti nel cosiddetto «carrello della spesa» e di prima necessità, alimentari e non, «nel rispetto della libertà di impresa e delle strategie di mercato delle singole aziende che aderiranno all'iniziativa». Le associazioni della distribuzione comunicheranno al ministero, entro il 20 settembre 2023, le aziende che intendono aderire all'iniziativa. Le modalità di adesione saranno «flessibili e vedranno, ad esempio, l'applicazione di prezzi fissi, oppure attività promozionali sulle referenze individuate, iniziative sulla gamma di prodotti a marchio (cosiddetti private label) e attraverso carrelli a prezzo scontato o unico. I negozi che aderiranno all'iniziativa saranno riconoscibili con il bollino che potranno esporre in vetrina con il logo tricolore del governo, che riprende i colori della bandiera italiana, con la scritta «trimestre anti-inflazione». Secondo Assoutenti, «perché funzioni realmente, il paniere salva-spesa dovrebbe portare ad un sensibile ribasso dei prezzi». Una riduzione del 10% del costo dei prodotti che compongono il «carrello della spesa, stima l'associazione di consumatori, porterebbe a risparmi di 4 miliardi, pari a oltre 155 euro per la famiglia media nell'arco del trimestre.
Intanto, ieri l'Istat ha certificato la gelata dei consumi anche a luglio , mese
di partenza dei saldi estivi. Le vendite al dettaglio sono calate in volume del 4,5% su base annua, a fronte di un incremento del valore pari al 2,7 per cento. Il canale discount è risultato in crescita del 10,5 per cento.
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