Controlli a tappeto per le prossime festività, ma non c'è ancora chiarezza, perché l'annuncio del governo di allentamenti prima e restrizioni dopo sta generando il caos, tanto che per il momento ci sono solo disposizioni generiche e indicazioni dei prefetti, in accordo coi sindaci, per agire con gli strumenti previsti dalla normativa. Insomma, l'esecutivo minaccia sanzioni a chi trasgredirà, ma a parte i controlli a campione per le strade delle grandi città italiane e alle uscite dei principali svincoli autostradali, nei porti, nelle stazioni e negli aeroporti, poco si sa riguardo a quelle che saranno le reali misure adottate in periodo di festività. Cosa certa è che le strade dello shopping dei principali centri abitati e delle metropoli come Roma, Milano o a Napoli potrebbero essere transennate per consentire solo il deflusso della gente. La polizia municipale sarà dotata di megafoni che saranno utili per avvertire in caso di assembramenti e disincentivare la vicinanza tra persone. Per ciò che riguarda i controlli, questi si concentreranno soprattutto nei confronti di più utenti nella stessa auto che non indossino i dispositivi di protezione previsto dal Dpcm, ma anche sugli spostamenti tra Regione e Regione, soprattutto a partire dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio. Attenzione a muoversi nei giorni di Natale, Santo Stefano o Capodanno senza motivi reali, ovvero ragioni di salute o lavoro perché le multe saranno salatissime (fino ai mille euro). In ogni caso, oggi si terrà il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che dovrebbe dettare linee guida più specifiche. Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha scritto in una circolare inviata a prefetti e questori di tutta Italia che sarà necessario «mettere a punto un piano di vigilanza a livello territoriale al fine di vigilare strade e stazioni per possibili assembramenti che possono verificarsi in occasione del possibile esodo per le festività natalizie».
Per lui «è prevedibile nei prossimi giorni un incremento dei flussi di traffico sulla viabilità stradale e ferroviaria determinato da significativi spostamenti di persone, in occasione delle tradizionali festività natalizie. In tale prospettiva non si esclude che possano realizzarsi assembramenti presso le stazioni ferroviarie, portuali e aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico, anche con possibili momenti di tensione tra l'utenza».
Nel corso del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica tenuto a Milano, è stato deciso che «sono passibili di sanzioni anche i clienti che si attardano nei locali e nelle immediate adiacenze, perché, dopo le 18, è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Saranno predisposti servizi in centro città con stazioni mobili delle forze dell'ordine e la Galleria, presidiata, sarà soggetta a contingentamento delle presenze e a flussi obbligati di uscita». Nella nota si prosegue spiegando che «sul tema della mobilità, sono stati previsti servizi nelle stazioni ferroviarie e negli autogrill fino al 20 dicembre. Successivamente, i controlli riguarderanno l'applicazione delle norme che vietano la mobilità ultraregionale, con servizi capillari nei giorni del 25, 26 dicembre e 1 gennaio, durante i quali vige il divieto di spostamento». Il prefetto Renato Saccone ha dettato le linee delle attività di controllo da attivare da oggi fino al 6 gennaio.
«Il tema fondamentale - viene spiegato in una nota - è l'applicazione rigorosa delle norme anti Covid sui due fronti principali di intervento: l'obbligo di indossare la mascherina e il rispetto delle regole previste per gli esercizi pubblici. Per questi ultimi, i controlli si accentreranno sulle modalità organizzative del servizio offerto per vigilare sul pieno rispetto delle disposizioni».
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