"Inaccettabile", "Il ministro...": rissa Pd-Salvini

Il leader della Lega duro contro la Lamorgese: "È lei il vero problema". Il Partito democratico perde le staffe: "È ora di mettere fine all'ambiguità di Salvini"

"Inaccettabile", "Il ministro...": rissa Pd-Salvini

Fermare immediatamente gli sbarchi o bisognerà prendere le dovute conseguenze. È questo il messaggio che nelle ultime ore Matteo Salvini sta lanciando al premier Mario Draghi, da cui si aspetta una presa d'atto sull'operato del ministro Luciana Lamorgese. Il leader della Lega è stato chiarissimo e non ha lasciato spaziio a libere interpretazioni: "Lei è il vero problema, non ci azzecca con questo governo. È lei che non si trova nel governo dove dovrebbe stare. È lei che non sa fare il ministro e dovrebbe prendere atto della cosa". Ma dal Partito democratico hanno perso le staffe e di conseguenza i toni si sono fatti durissimi, a testimonianza di come gli equilibri all'interno dell'esecutivo siano piuttosto precari.

"Salvini la smetta"

Dal Pd tengono a sottolineare che quello del numero uno leghista è un attacco tanto inappropriato quando sbagliato poiché "si traduce in un doppio attacco all'azione del presidente del Consiglio e a una destabilizzazione inopportuna del quadro politico". Dunque i dem chiedono al Carroccio di finirla con "questa stagione di delegittimazione dell'esecutivo da parte di un segretario di un partito di maggioranza che esprime ministri importanti che in Consiglio dei ministri hanno condiviso ogni tipo di scelta".

Sono forti le parole usate dal deputato Emanuele Fiano, che non le ha mandate a dire e ha avvisato Salvini senza girarci attorno: "È ora di mettere fine ad ambiguità e opportunismi che mettono solo a rischio il rilancio del Paese". L'esponente dem è convinto che gli atteggiamenti portati avanti dal leader leghista "continuano a indebolire l'azione del governo", che rischia di essere messo in serio pericolo a causa dei "soliti giochetti".

"Non si può scherzare"

Sulla stessa linea il parlamentare Enrico Borghi, secondo cui "mettere platealmente in discussione l'operato della ministra Lamorgese significa non fidarsi dell'azione di Draghi". Questo perché, fa notare, la Lamorgese non è espressione di nessuna forza politica e dunque la natura tecnica della sua carica la riconduce direttamente al presidente del Consiglio. Per Borghi il secondo errore sta nel fatto che "attaccare il governo sul tema immigrazione significa indebolirlo sul piano europeo in questa complessa fase di negoziato", alla luce degli imminenti impegni di Draghi in sede europea per tentare di sbloccare lo stallo e ottenere maggiore risposta collaborativa da parte degli altri Stati membri. Pertanto Salvini è stato messo in guardia dal Pd: "Qui non si può scherzare".

Dichiarazioni al veleno arrivano anche da Franco Mirabelli, che reputa la Lega "la vera spina nel fianco di questo governo".

Per il vicepresidente dei senatori del Partito democratico "non è più sopportabile" che il Carroccio continui a essere protagonista di una "propaganda strumentale" che potrebbe mettere "a rischio la stabilità del governo".

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