Fico sbarra la strada (e i fondi) alle mamme italiane

Un sostegno di 10mila euro una tantum per le famiglie che faranno il terzo figlio: questo l'emendamento al dl sostegni di Borghi bocciato alla Camera

Fico sbarra la strada (e i fondi) alle mamme italiane

Giornata impegnativa, oggi, in parlamento, dove alla Camera si discutevano gli emendamenti al decreto sostegni. Tra quelli che sarebbero dovuto essere portati all'attenzione dei deputati ce n'era uno a prima firma di Claudio Borghi pensato per aiutare le famiglie nel post-Covid. Il leghista ha pensato a un sistema per aiutare le famiglie italiane a risalire la china dopo l'emergenza offrendo un fondo di sostegno anche per incentivare la natalità, mai così bassa, dando un contributo per il terzo figlio. "Al fine di sostenere le famiglie colpite dall’emergenza epidemiologica Covid 19, nonché di incrementare la natalità sul territorio nazionale, è stanziato un contributo una tantum pari a euro 10.000 a favore dei nuclei familiari", si legge nel testo dell'emendamento di Claudio Borghi.

Gli aventi diritto, se l'emendamento passasse così com'è stato progettato dal leghista, sarebbero i cittadini italiani e i residenti in Italia da un tempo minimo di 10 anni, a patto che vivano "in strutture regolari e comunque non occupate abusivamente". L'emendamento è stato completato dalle indicazioni sulla necessaria copertura finanziaria per far fronte al notevole impegno economico, per dimostrare che si tratta di una misura realmente attuabile e non un'iniziativa di riempimento.

La seduta odierna della Camera dei deputati sembrava quella giusta per la sua discussione. I firmatari erano pronti a sostenere Claudio Borghi nella sua esposizione ma qualcosa, a un certo punto, ha bloccato tutto. L'emendamento di Claudio Borghi non è stato nemmeno discusso in Aula perché "estraneo per materia". Questo il termine tecnico utilizzato per bloccarne la discussione. Ciò significa che secondo il presidente della commissione bilancio, Fabio Melilli del Pd, l'emendamento a sostegno delle famiglie di Borghi non era in tema con la discussione sul decreto sostegni.

Una pronuncia che appare distonica rispetto al tono della discussione. L'inammissibilità utilizzata da Melilli come freno quando si vuole prendere tempo ha di fatto ritardato la discussione di una misura che potrebbe fornire un grande aiuto alle famiglie italiane. Inevitabile il commento di Claudio Borghi, che si è successivamente sfogato su Twitter: "Dichiarato inammissibile mio emendamento al decreto sostegni per dare 10mila euro a tutte le mamme italiane che faranno il terzo figlio. Va capito se a dare fastidio sia stato il concetto di 'italiana', il concetto di 'madre' o il fatto che si potesse fare senza tassare nessuno".

Il leghista, quindi, ha concluso: "Una cosa così si può fare senza tassare nessuno (al contrario delle belle idee di Letta) perchè nel decreto sostegni ci sono dei fondi ancora da assegnare che risultano più che capienti per il costo dell'emendamento".

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