Il Partito democratico schiera i totem della lotta al Covid, ma di cui evidentemente si fida poco. Almeno dal punto di vista elettorale. Perché nell'onda lunga di polemiche a seguito della compilazione delle liste da parte del Segretario Enrico Letta, al termine di una turbolenta Direzione Nazionale rinviata per ben 3 volte, si sono inseriti anche loro, i grandi gestori della pandemia che non potevano essere lasciati a piedi ma che allo stesso tempo hanno scontentato tanti big dei dem destinati a rimanere senza poltrona.
Quello che salta più all'occhio è il nome di Andrea Crisanti, tele-virologo tra i più noti ed inserito nella circoscrizione Europa: «Sono onoratissimo di essere stato candidato dal Partito democratico» ha dichiarato a caldo lo stesso Crisanti. Giusto il tempo per metabolizzare la scelta, ed è arrivata la secca replica di Matteo Salvini: «Il tele-virologo Crisanti candidato col Pd. Credo che ora si capiscano tante cose» ha scritto su Twitter il leader della Lega. E lo stesso microbiologo zanzarologo ha ribattuto: «Mi rivolgo agli elettori di Salvini e voglio dirgli che gli errori che ha fatto, le valutazioni, in politica estera, in sanità, in economia, sono la garanzia degli errori che potrà fare se avrà la possibilità di governare».
Dopo aver pontificato per oltre due anni su lockdown e restrizioni forte della propria preparazione scientifica, Crisanti ha già cambiato approccio, improvvisandosi in un battibaleno anche esperto di esteri ed economia.
Sarà in buona compagnia, visto che con lui correrà anche l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, scelto dal Pd in un collegio della Puglia. La decisione è stata annunciata da Articolo 1, a cui il prof. Lopalco ha aderito dopo la brusca uscita dalla civica di Michele Emiliano. Lopalco infatti non è un novizio della politica, visto che appena dopo l'esperienza da consulente covid del governatore della Puglia, si candidò alle regionali e venne eletto con quasi 15 mila preferenze, che gli valsero la nomina ad assessore regionale.
Vista la raffica di dossier in mano alla procura sulla gestione della sanità della regione Puglia, Lopalco si dimise saggiamente in polemica con lo stesso Emiliano. Ora il suo destino sarà il Parlamento.
A proposito di Articolo 1, che ha inserito i suoi nomi all'interno delle liste del Pd, il più grande volto della lotta al Covid e leader del partito, il Ministro della Salute Roberto Speranza, si fida talmente tanto del suo operato e della sua popolarità da essersi fatto candidare come capolista nel collegio plurinominale di Napoli.
Un posto blindato che gli permetterà di evitare la possibile, probabile, debacle elettorale.
Le scelte del Partito democratico in questo senso stanno a suggerire due cose: la natura fortemente legata al sistema e ai suoi alfieri, che denota la forte impronta politica piuttosto che sanitaria connessa alla gestione pandemica, e il timore che gli italiani possano col loro voto bocciare due anni di fallimenti.La solita vecchia storia: i cittadini vengono sempre dopo.
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