Il Pd esulta già. Ma si scorda la batosta di due settimane fa

Il segretario dem Enrico Letta entusiasta: “Grande vittoria del Partito Democratico e del centrosinistra”. Boccia in brodo di giuggiole

Il Pd esulta già. Ma si scorda la batosta di due settimane fa

Champagne stappato, canti e balli. Il Pd è in festa per l’ottimo risultato ottenuto ai ballottaggi delle elezioni comunali. Da Parma a Verona, diversi Comuni sono finiti in mano al centrosinistra e non mancano proclami e annunci ambiziosi. Da Enrico Letta a Francesco Boccia, il mondo dem è in brodo di giuggiole. Un po’ troppo entusiasmo, forse, considerando tutte le carte sul tavolo.

“Questa sera si prospetta una grande vittoria del Pd e del centrosinistra”, le parole del segretario Pd in un tweet. Ben più muscolare il messaggio di Boccia, intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti al Nazareno. L’ex ministro, tra i più vicini al mondo 5 Stelle, ha acceso i riflettori sul “successo pieno” del centrosinistra: “Aver unito il centrosinistra ha consentito di allargare il campo e questo ha consentito di aumentare il numero delle città che amministriamo. Ora aspettiamo tutti i risultati di tutte le città al ballottaggio. Abbiamo superato abbondantemente i risultati che auspicavamo”.

Impossibile non citare le dichiarazioni di Peppe Provenzano. Entusiasta dei risultati ottenuti dai dem, il vicesegretario del Pd ha colto l’occasione di attaccare il centrodestra, ipotizzando il classico “pericolo” rappresentato dai suoi leader: “L'affluenza è bassa ma stanotte emerge che la partita delle elezioni è aperta. L'Italia non è destinata a finire nelle mani di Meloni e Salvini. Ora a lavoro per i diritti e la giustizia sociale e ambientale”.

Le esternazioni, spesso estemporanee, degli esponenti Pd non tengono conto di alcuni dettagli piuttosto significativi. In primis, il mondo dem sembra aver cancellato dalla memoria i risultati del primo turno delle amministrative, dove il centrodestra non ha fatto toccare palla al centrosinistra. Da Palermo a Genova, passando per L’Aquila e Pistoia, fino a Belluno e La Spezia: la coalizione composta da Forza Italia, FdI e Lega ha stracciato i giallorossi.

Ma non è tutto. Nel corso delle celebrazioni, in pochi nel mondo Pd sembrano ricordare il pessimo dato dell’affluenza – citato invece in caso di vittoria degli avversari – e il “suicidio” politico del centrodestra in alcune realtà. In molti Comuni, la coalizione ha puntato su profili sbagliati, regalando la vittoria ai giallorossi.

Oppure, il caso emblematico di Verona: Sboarina e Tosi avversari al primo turno, niente apparentamento al ballottaggio, vittoria di Tommasi. Insomma, prima di intonare il de profundis per il centrodestra in vista delle politiche, sarebbe meglio fare qualche ragionamento più razionale…

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