PD IN IMBARAZZO

Salerno Vincenzo De Luca (nella foto), sindaco sì sindaco no. La vicenda va avanti da circa due anni. Sospeso a inizio anno per una condanna in primo grado per abuso di ufficio, De Luca, autonominatosi «sindaco emerito», era stato reinsediato nel giro di una manciata di ore dal Tar. Ma, ieri la Corte d'appello di Salerno lo ha addirittura dichiarato decaduto. Il suo vice, Vincenzo Napoli, scalda i muscoli. Il guaio giudiziario aveva destato molta irritazione tra gli stessi sostenitori di De Luca: si trattava dell'incompatibilità tra l'incarico di sindaco e quello di sottosegretario (maggio 2013 – febbraio 2914) con Letta premier. De Luca non mollava ma tre deputati pentastellati misero mano alla carta bollata. Poco più di un anno fa era arrivata la condanna di primo grado, ieri confermata dall'Appello.

Impassibile come sempre, il «sindaco emerito» ha annunciato battaglia in Cassazione e non solo, esprimendo «soddisfazione per la sentenza» che «stabilendo la decadenza, consente la continuità dell'attività amministrativa, evitando la

nomina del Commissario e lo scioglimento del Consiglio. Questo mi lascia pienamente libero di sviluppare la mia iniziativa in vista delle primarie per la Regione Campania». Tormentone finito? Macché. Come l'imbarazzo del Pd.

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