Quando il Pd era contro l'obbligo vaccinale

Il Pd ha votato a favore della non obbligatorietà vaccinale in Europa, ma ora è per l'obbligo in Italia. "L'ambiguità" di cui parla Sala è nel Pd

Quando il Pd era contro l'obbligo vaccinale

Il Partito Democratico continua ad insistere sulle presunte ambiguità altrui, ma fatica a guardare a quelle di casa propria. Vale per una serie di questioni di stretta attualità, ma pure per l'obbligo vaccinale, che sta diventando l'argomento più dibattuto sul piano politico, in specie dopo le ultime dichiarazioni del premier Mario Draghi al riguardo.

Nel corso della mattinata di oggi, si è espresso il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni che, stando a quanto ripercorso dall'Adnkronos, si è detto convinto di come la strada intrapresa sia ottimale e di come ulteriori miglioramenti possano derivare dall'estensione degli obblighi: "Tutto questo - ha rimarcato, soffermandosi sui dati relativi alla distribuzione vaccinale - è una storia di successo che finora ha portato al 71% di popolazione adulta vaccinata. Bisogna fare un passo in più e io credo lo si faccia estendendo gli obblighi in alcuni settori".

Un'eco che deve essere arrivata pure dalle parti della festa de Il Fatto Quotidiano, dove Goffredo Bettini se ne è uscito così: "Il primo passo è quello del green pass, vediamo come va, ma se dobbiamo rivivere il danno economico, sociale, psicologico di un nuovo lockdown, se si deve fare il vaccino obbligatorio non sono contrario". Onde evitare che si debba di nuovo parlare di misure stringenti, insomma, lo storico esponente romano del partito guidato da Enrico Letta apre senza dubbi all'obbligo vaccinale. E questo è l'atteggiamento dominante del Partito Democratico. Sullo stesso piano, pure l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, che si è detto a sua volta favorevole. Una posizione monolitica attraversa tutto il Nazareno.

Peccato che proprio nella mattinata di oggi il quotidiano Il Tempo abbia svelato come il Pd avesse optato per un'altra impostazione durante la fase giallorossa. All'inizio del 2021, il Partito Democratico, esprimendosi su una risoluzione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, aveva imboccato la strada contraria rispetto a quella che oggi viene battuta con tanta decisione.

Tra i vari punti elencati nel documento votato otto mesi fa, infatti, c'era pure la questione della non obbligatorietà vaccinale. Il nome che viene fatto dal quotidiano citato per quel che concerne la formazione partitica guidata da oggi da Enrico Letta è quella del senatore Roberto Rampi. Un voto a favore - quello del senatore - che smentisce di netto la sbandierata coerenza sul tema dell'obbligo vaccinale da parte dei Dem. Comunque, della stessa opinione ai tempi sono stati pure gli altri partiti facenti parte dell'organo, tranne Fratelli d'Italia che in quella circostanza ha deciso di non esprimersi.

Sempre nelle prime ore di questa giornata, peraltro, il sindaco di Milano e candidato alla rielezione Giuseppe Sala ha voluto dire la sua mediante un commento riportato pure da Italpress: "Da sempre sono stato un sostenitore dei vaccini e anche del Green Pass, infatti il mio invito è che non bisogna essere ambigui.

Non si può stare da una parte e dall'altra", ha esclamato il primo cittadino meneghino. Una dichiarazione che Sala ha con ogni probabilità indirizzato agli avversari politici, ma che dovrebbe essere reinviata, in prima istanza, ai compagni del Partito Democratico.

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