Pd come il Pci, "Bandiera rossa" e "Bella ciao" alla Festa dell'Unità

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, accolto alla festa nazionale dem di Ravenna sulle note dello storico inno comunista e del canto partigiano per antonomasia. Sconcerto tra i renziani. E Calenda: "Mamma mia..."

Pd come il Pci, "Bandiera rossa" e "Bella ciao" alla Festa dell'Unità

"Siamo nel Pd o nel Pci?". È ciò che si sono chiesti gli esponenti della minoranza renziana dem, non appena sono spuntate sui social le foto - e soprattutto i video - dell'accoglienza trionfale riservata domenica al segretario Nicola Zingaretti, in occasione dell'evento clou della la Festa dell'Unità di Ravenna. Accompagnato per l'occasione da Paolo Gentiloni e da cinque ministri nuovi di zecca (Roberto Gualtieri, Paola De Micheli, Dario Franceschini, Enzo Amendola e Peppe Provenzano), al governatore del Lazio non è parso vero ascoltare dalla voce del pubblico, la "base" della "Ditta", i canti storici del vecchio Partito comunista italiano. "Bella ciao", certo, ma soprattutto "Bandiera rossa", l'inno dei lavoratori che sembrava ormai morto e sepolto.

Macché. I filmati presenti in rete testimoniano l'entusiasmo di decine di persone presenti alla kermesse del Pd, che hanno festeggiato il ritorno a Palazzo Chigi grazie all'alleanza con gli ex nemici del Movimento 5 Stelle cantando a squarciagola "evviva il comunismo e la libertà". Un ritornello che ha sconcertato la minoranza renziana, il cui rapporto con gli zingarettiani è sempre più difficile. Tanto che Renzi, in queste ultime settimane, starebbe lavorando alla formazione di un gruppo a Montecitorio autonomo dal Pd.

Come i renziani, anche Carlo Calenda non ha apprezzato il "concerto" di Ravenna. Su Twitter, l'eurodeputato eletto con i dem - che ha appena lanciato il suo movimento politico liberal-progressista come protesta all'inciucio tra Pd e M5S - ha commentato: "'Evviva il comunismo e la libertà?' Mamma mia. A prescindere da tutto, il fatto che si celebri così la nascita del Conte bis è sintomo di vaga confusione", innescando il solito dibattito social che ha visto scontrarsi gli ex Pci con gli ex Dc. Due fazioni che la "fusione fredda" realizzata nel 2007 da Walter Veltroni non è mai riuscita ad unire davvero, alimentando la tradizione di una sinistra litigiosa e frammentata.

Divisa pure sulla musica. Chissà cosa ne pensa Renzi, padrone di casa della prossima edizione della Leopolda in programma a ottobre. Difficilmente la platea "pogherà" sulle note di "Bandiera rossa". Meglio Jovanotti...

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