Il Paese è in ginocchio e i politici che fanno? Emanano il famoso decreto aprile che, nel frattempo è diventato maggio e rilancio per dare ossigeno a migliaia di commercianti, artigiani, imprenditori soffocati dal virus? No! A Roma pensano a fare giochi di palazzo. Anche questa settimana la politica ha dato il peggio. La Fase2 è cominciata pure per loro. Passata la prima emergenza, a Palazzo Chigi si ricomincia a litigare. E di brutto. Il guastafeste è Matteo Renzi, tanto per cambiare. Forte del suo 3 o 4% (ipotetico, perché non si è mai misurato nelle urne) minaccia di far saltare Giuseppi che si arma. Il Governo dondola. A dire il vero, l’altalena, non si è mai fermata. Li ricordiamo tutti gli attacchi del ganzo di Firenze. Prima sui famosi DPCM dal sapore fascista; poi per l’incapacità del ministro Bonafede e ora per la regolarizzazione di 600 MILA immigrati. Si, pensano proprio a questo. A regolarizzare gli immigrati. A Roma è tutti contro tutti. Anche sul MES. Si, no, forse… I coltelli volano e bisogna stare attenti a non prendersene uno alle spalle. Vito Crimi, l’orso buono del Movimento 5 Stelle, fa sentire la sua voce. Batte un colpo. “Non mi piacciano le minacce di Italia Viva. Non si può dire 'o si fa quello che proponiamo noi o niente.” Dice, peccato che anche loro, i grillini, si siano “piegati” a Renzi. Eppure, Giuseppi, pur di non perdere la comoda poltrona del potere, ha trovato un compromesso con il ganzo e i suoi. Ma rimane un dubbio: voteranno o no la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra contro il ministro della giustizia Alfonso Bonafede? Renzi gioca troppo. Prima o poi qualcuno gli bucherà il pallone.
ALFONSO BONAFEDE
Dj Fofò, così lo chiamano i suoi colleghi ha annunciato in aula: “Massimo impegno mio e del governo nella lotta alla criminalità organizzata.” Starno per un ministro della giustizia, vero? Ci aspettavamo che andasse a braccetto con i boss, non che li perseguitasse. Fofò, Fofò, non dici nulla di nuovo. È certo che il governo lotti le mafie. Come è certo che tantissimi i boss mafiosi sono fuori dalle proprie celle. Comodamente a casa. Vergogna!
TERESA BELLANOVA
La ministra delle politiche agricole ricatta: “O si regolarizzano gli immigrati o mi dimetto.” Ha detto furiosa alla stampa. Un ricatto bello e buono per il povero Giuseppi costretto a fare i conti con i 5 stelle. Prima hanno fatto i duri, poi hanno ceduto. Come sempre. Ormai la credibilità si è andata a fare benedire… Tutti l’hanno assecondata. Il primo pensiero della Bellanova è: “regolarizzare… regolarizzare… regolarizzare… regolarizzare…” In più di un’occasione ha detto: “Gli italiani non vogliono lavorare nei campi, abbiamo bisogno dei migranti altrimenti le nostre produzioni marciscono.” Ma chi lo dice alla ministra che ci sono migliaia e migliaia di italiani che già lavorano per due lire nei campi come i migranti (vedi Sicilia, Puglia, Calabria) e che più che regolarizzare 600 mila immigrati bisogna sorvegliare di più sui contratti e sul lavoro nero? Avvisatela.
VINCENZO DE LUCA
Ci risiamo, lo sceriffo di Salerno è tornato. Puntuale, come sempre. Questa volta se la prende con Salvini. “C’è un politico milanese che va in giro in Italia a mostrare gli occhiali nuovi che ha comprato color pannolino di bimbo per intenderci.”Salvini si è offeso: “De Luca pensi a riaprire gli ospedali anziché preoccuparsi dei miei occhiali.” De Luca, quando la tua esperienza politica sarà finita, perché finirà, ti consigliamo di buttarti nel mondo dello spettacolo. Sicuramente te la caveresti bene. Meglio come attore (comico) che come governatore.
BEPPE SALA
Il sindaco di Milano vuole rubare la stella di sceriffo a Vincenzo De Luca. Dopo le foto di centinaia di milanesi a spasso sui Navigli il sindaco si è arrabbiato: “O le cose cambiano, o prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli e chiudo l’asporto.” Ha minacciato. Ma non era stato proprio lui ad incentivare “l’ape” nel pieno dell’epidemia? Taaac… Sala, che esempio da ai suoi cittadini? Ora la zona è militarizzata e lui insiste: “Ci sono dei momenti in cui c’è da incazzarsi e questo è uno di quelli: le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose”.
LE SARDINE
Si, ancora esistono e finiscono pure sotto sale. Continuano a collezionare figuracce, una dietro l'altra. Sulla pagina ufficiale di twitter scrivono: "La notte del 9 maggio 78 fu l'emblema di un Paese che stava per cadere nel baratro. In un'epoca in cui l'assenza di memoria è uno dei nemici peggiori di questo paese vale sempre la pena di ricordare Aldo Moro e Peppino Impastato ammazzati dalla mafia." Le cose sono due o avete perso la memoria o siete dei somari. Veri.
Aldo Moro non fu ucciso dalla mafia, ma dalle Brigate Rosse. Avete presente? Ah, il post pubblicato è stato subito rimosso. Troppo tardi. Prima di organizzare la prossima pizza, studiate. Avete tutto il tempo per farlo.
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