Pensioni, la Fornero gongola per l'abolizione di quota 100

L'annuncio di Conte di non rinnovare quota 100 fa scoppiare il caos. Lega e Fdi all'attacco, Fornero e Renzi soddisfatti

Pensioni, la Fornero gongola per l'abolizione di quota 100

Pensioni. Si cambia un'altra volta. Il premier Giuseppe Conte è stato chiaro: quota 100, la riforma previdenziale per l'uscita anticipata voluta da Matteo Salvini per mettere una pezza a pasticci fatti dall'ex ministro Elsa Fornero quando era al governo con Mario Monti, non verrà rinnovata. Si torna indietro, dunque. A meno che il governo giallorosso non si inventi nuove regole per mandare in pensione i lavoratori. Sul tavolo ci sono già diverse ipotesi. La più in voga è quota 102, cioè 64 anni di età, due in più rispetto a quota 100, 38 di contributi e forti penalizzazioni (il 3 per cento) per ogni anno di anticipo. Si preannuncia, insomma, un'altra riforma destinata a far piangere tanti italiani. E, mentre Lega e Fratelli d'Italia promettono barricate, c'è chi gongola. "Si volta pagina", gioisce Matteo Renzi. "Era una misura demagogica e populista". Non è da meno la Fornero che, ancora una volta, non perde l'occasione di sparare contro il leader leghista.

Si preannuncia un autunno caldo. Dopo aver premuto l'acceleratore sull'abolizione dei decreti Sicurezza, Conte ha infatto messo in chiaro che il rinnovo di quota 100 "non è all'ordine del giorno". Un taglio netto con il passato che in qualche modo lo ancorava ancora a Salvini e a quell'anno trascorso a governare insieme. Non a caso a tra i primi a esultare era spuntato Renzi parlando di "svolta importante". "Dopo aver cambiato linea in Europa, torniamo alla serietà sulle pensioni rimediando ancora ai danni del governo populista", aveva poi continuato puntando al "prossimo obiettivo" da far ingoiare ai Cinque Stelle, ovvero l'accesso ai soldi del Fondo salva Stati. Tutta questa euforia ha ovviamente urtato Salvini che di quota 100 è il padre politico. Promessa in campagna elettorale, ha fatto di tutto perché divenisse realtà subito, anche a costo di non renderla strutturale ma triennale. Davanti all'ennesimo blitz di Conte ha risposto promettendo barricate dentro e fuori dal parlamento. "Vogliono tornare alla legge Fornero - ha tuonato - non glielo permetteremo. Non si scherza con i sacrifici di milioni di lavoratrici e lavoratori italiani".

Come se il dibattito non fosse già di per sé teso, a gettare benzina sul fuoco ci ha pensato pure la Fornero che, dopo i disastri fatti in parlamento, eccola rispuntare tra gli "esperti" convocati da Costantino della Gherardesca per il quiz del pomeriggio di Rai2 Resta a casa e vinci. Lei, che aveva pianto presentando quella riforma che poi aveva fatto piangere migliaia di italiani, ora torna a rivendicare quanto fatto con Monti al governo. Non è una novità. Sono anni che i due passano le giornate a pizzicarsi a distanza. Parole dure, sempre nel limite del rispetto, che lasciano intendere che tra i due non corre affatto buon sangue. Anzi. E così, anche sta volta, eccola entrare a gamba tesa contro il Capitano. "Poteva prendersi la responsabilità di cancellarla quando era al governo", ha tuonato sentita dall'agenzia Adnkronos. " Quota 100 è solo una promessa per ottenere un consenso di breve periodo". A suo dire l'intervento di Salvini è solo "un inganno" perché non solo "non aiuta le persone più disagiate" ma "discrimina le donne".

Mentre la Fornero è tornata a difendere ricette del passato come l'ape social, i lavoratori attendono l'ennesima riforma che anche a questo giro dovrà ricevere il benestare dell'Unione europea prima di planare in parlamento.

Dalla Lega viene rilanciata l'ipotesi di quota 41, a patto ovviamente che non ci siano penalizzazioni che vadano ad intaccare gli assegni dei pensionati. Il cammino è ancora lungo. Quota 100 scade, infatti, alla fine del 2021. Anche se il tempo non manca per fare un buone lavoro, ci sono tutte le premesse per aspettarci l'ennesimo pasticcio targato Pd e Cinque Stelle.

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