"Più risorse per la sanità con l'autonomia regionale"

Berlusconi: "Il Sud va sburocratizzato". La maggioranza lima la riforma (domani al Cdm)

"Più risorse per la sanità con l'autonomia regionale"

Passo dopo passo, limatura dopo limatura, la nuova bozza del progetto di legge sull'autonomia differenziata è ormai in dirittura di arrivo. Roberto Calderoli come titolare degli Affari regionali sta lavorando sul testo, con Alfredo Mantovano a fare da recettore delle istanze dei vari partiti e a armonizzare le ultime richieste. Dopo l'analisi compiuta ieri nel pre-Consiglio si sta lavorando a qualche ritocco sui Led, i Livelli Essenziali delle Prestazioni, per dare seguito al messaggio politico fatto risuonare da Giorgia Meloni - «non ci rassegniamo all'idea che ci siano territori e servizi di serie A e B» - rassicurare gli elettori del Sud e offrire le giuste garanzie ai vari territori, senza trasformare questa materia in un terreno scivoloso per il governo. La deadline è molto stretta visto che il testo definitivo arriverà domani in Consiglio dei ministri.

Se la Lega spinge sull'acceleratore, Silvio Berlusconi e Forza Italia mettono l'accento su un tema concreto: la necessità di un salto di qualità diffuso delle prestazioni mediche così da mettere fine ai viaggi della speranza e al turismo sanitario. «Le Regioni avranno più risorse e più poteri con l'autonomia, per gestire i servizi essenziali per i cittadini, a partire naturalmente dalla sanità. Dobbiamo pensare che ogni anno 200mila cittadini raggiungono la Lombardia da altre Regioni per sottoporsi a interventi chirurgici. Quindi, dobbiamo garantire a tutti una sanità di assoluta qualità» chiede il leader di Forza Italia. «Le regioni del Sud vanno sburocratizzate, per permettere di procedere con più velocità, anche per prendere in considerazione e analizzare tutte le richieste provenienti dei cittadini. Questo è un obiettivo che può essere raggiunto attraverso una ferma lotta alla burocrazia».

Forza Italia in questo sprint finale, attraverso la regia dello stesso Berlusconi e dei capigruppo e l'azione sul campo di Roberto Pella, ha lavorato molto sulla condivisione del testo con tutti i livelli istituzionali e a un documento che potesse contemperare le esigenze di tutti. Ha così ottenuto di rafforzare l'articolo 1 laddove si parla di indivisibilità dello Stato unitario e dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, attraverso il ricorso a statistiche che tengano conto delle caratteristiche peculiari dei territori, della necessità di una perequazione infrastrutturale tra Nord e Sud e di un coinvolgimento delle Camere in questo processo decisionale. «Berlusconi come sempre si è dimostrato capace di far dialogare i vari livelli istituzionali, ha ascoltato le istanze provenienti dai governatori del Nord e del Sud, si è fatto garante e interprete dell'unita e della sovranità nazionale, cancellando molte delle preoccupazioni che ancora resistevano» racconta Roberto Pella, capogruppo azzurro in Commissione Bilancio. «Un lavoro sotto traccia e un gioco di squadra che ha consentito di arrivare al traguardo».

Sulla linea di una autonomia come leva per sburocratizzare e fare aumentare la qualità della sanità si attesta tutta Forza Italia. «Dobbiamo permettere ai cittadini di curarsi nel proprio territorio. Solo così si potranno garantire servizi essenziali in un unico grande paese e senza distinzioni» sostiene Alessandro Cattaneo. E un segnale importante arriva anche dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto che plaude alla bozza uscita dal pre-Consiglio. «Il testo predisposto da Roberto Calderoli rappresenta un positivo passo in avanti. Ringrazio i ministri di Forza Italia per il prezioso lavoro svolto portando avanti le proposte di modifica che io e altri presidenti di Regione del Sud avevamo avanzato.

Molto bene che dal provvedimento siano stati cancellati i riferimenti all'ingiusto criterio della spesa storica. Nessun pregiudizio sull'autonomia differenziata, che è una possibilità offerta dalla Costituzione alle Regioni».

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