Il piano di Valditara: "Diamo i fondi Pnrr alle scuole più fragili contro l'abbandono"

Sos dispersione a Milano come a Napoli. E in alcuni quartieri, stranieri oltre il 90%

Il piano di Valditara: "Diamo i fondi Pnrr alle scuole più fragili contro l'abbandono"
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«Se è vero che la scuola, per sua natura, mette al centro la persona, è anche vero che debba offrire pari opportunità ad ogni studente». Con queste parole il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha illustrato l'Agenda Nord, il piano di finanziamenti mirati a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica nelle regioni del centro e del nord. «Sull'onda dell'esperienza positiva avviata un anno fa con l'Agenda Sud - e poiché ci siamo resi conto che gli abbandoni scolastici affliggono anche le grandi città - abbiamo deciso di estendere l'iniziativa, grazie ai fondi del Pnrr» ha spiegato il ministro che ieri mattina ha raggiunto l'istituto comprensivo Sorelle Agazzi, una delle scuole «di confine» di Milano, insieme con la Sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti e la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale, Luciana Volta. In questa scuola che sorge nel quartiere Bovisasca la presenza di alunni stranieri, perlopiù cinesi ed egiziani, è dell'85% ma la percentuale supera il 90% nel plesso della Comasina dove su 100 scolari, uno solo è italiano.

Se la media degli abbandoni scolastici sul territorio nazionale è dell'8,7% e in Lombardia scende al 2,2%, a Milano risale al 7,3% (con punte fino al 20% pari alla media della Sardegna e più alte di quella in Campania). Andamento simile in Piemonte (media 3,4%), mentre a Torino il tasso di chi non finisce a scuola è del 10,4%. La forbice si allarga ancora di più paragonando le zone centrali alle periferie.

«L'andamento scolastico, soprattutto nei primi anni di scuola, è a macchia di leopardo - ha chiarito il presidente di Invalsi, Roberto Ricci - Dove ci sono più insediamenti di stranieri, di prima ma anche di seconda generazione, e le abitazioni hanno un prezzo più basso, ad esempio a Milano, il tasso di dispersione è maggiore con picchi attorno al 20%. Nelle zone più benestanti le punte minime superano di poco lo 0%». Con l'Agenda Nord verranno distribuiti 220 milioni a tutte le scuole primarie di Emilia-Romagna, Friuli Venezia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto, «dalle ricerche Ocse e Invalsi è emerso un arretramento alle elementari tanto maggiore quanto più è presente una difficoltà linguistica - ha spiegato il ministro - Le scuole con più fragilità riceveranno più finanziamenti. Si va da contributi minimi di 24mila euro a più di 80mila euro». Oltre alle primarie sono stati individuati 245 istituti fra medie e superiori con criticità rilevanti che riceveranno 34 milioni di euro e 20 reti di scuole che otterranno 20 milioni di euro. I fondi serviranno a sviluppare una decina di progetti, gli stessi dell'Agenda Sud; orientamento e formazione professionalizzata con presenza di tutor dalle elementari alla fine del percorso, didattica in laboratorio, formazione specifica per docenti e retribuzione aggiuntiva per chi accetterà di aderire ai progetti, potenziamento del tempo pieno, coinvolgimento delle famiglie «perché è fondamentale che i genitori siano convinti dell'importanza di mandare i figli a scuola» ha chiarito Valditara. Poi: Piano Estate, ossia scuole aperte per chi non può permettersi i costosi campus, promozione dello sport, della musica, del teatro. «Per le attrezzature sportive abbiamo deciso di investire altri 150 milioni al di fuori del Pnrr» ha aggiunto il ministro.

Infine, ma non da ultimo, il rapporto con le istituzioni del territorio per favorire gli indirizzi formativi richiesti da aziende e università. E per le scuole che il prossimo settembre avranno più del 20% di alunni stranieri come nuovi iscritti è previsto uno stanziamento per garantire l'insegnamento potenziato dell'italiano.

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