A Pisa il tempio buddista più grande d'Europa (e vip in fila per pagarlo)

Dopo 15 anni concluso l'iter burocratico, ora servono fondi. E le star mettono tutto all'asta

A Pisa il tempio buddista più grande d'Europa (e vip in fila per pagarlo)

Lhungtok Choekhorling significa «luogo dove l'insegnamento è trasmesso e realizzato»: sarà il nome del monastero buddhista che sorgerà a Pomaia, in provincia di Pisa, a poco più di un chilometro dall'istituto Lama Tzong Khapa, uno dei centri tibetani più famosi al mondo, più volte visitato dal Dalai Lama, che ha scelto in persona questo nome il giorno della benedizione del terreno su cui la struttura sorgerà. L'altro ieri il consiglio comunale di Santa Luce ha approvato il piano per la realizzazione del complesso che comprenderà anche un grande tempio, per una superficie totale di 8mila metri quadri, il cui progetto è dell'architetto Gino Zavanella.

Ma se l'iter burocratico e di approvazione è quasi al termine e si attendono solo eventuali osservazioni della cittadinanza, ora i monaci, presenti a Pomaia dal 1977, dovranno pensare a raccogliere i fondi che serviranno per realizzare il monastero. Ed ecco che il mondo dello spettacolo si è fatto avanti, con numerosi artisti, anche di fama internazionale, che hanno già donato o che a breve consegneranno oggetti, opere d'arte inedite, magliette autografate, che saranno messi all'asta per raccogliere i fondi necessari allo scopo. «Non importa quanto ognuno di loro metterà - spiega il monaco Massimo Stordi, rappresentante legale di Sangha Onlus, l'associazione di cui fanno parte monaci e monache buddhisti -, perché l'importante è aiutare. Questo monastero sarà infatti un'opportunità per tutto il territorio. Tra chi ha già donato o ha promesso di donare ci sono l'attore Willem Dafoe, che metterà all'asta i vestiti che indossava quando ha ricevuto l'Orso d'oro al Festival di Berlino, ma - prosegue - anche la moglie Giada Colagrande. Richard Gere, che ha anche visto il terreno dove sorgerà la struttura (e ha una casa a Pomaia ndr) e che ci regalerà una tanka, ovvero un'immagine sacra».

Ma tra i tanti anche il cantautore Omar Pedrini darà la giacca che indossava a quasi tutti i suoi concerti, lo scrittore e artista Mauro Corona ha promesso una sua scultura, la moglie e il figlio di Tiziano Terzani, Angela e Fulco, doneranno un ricordo del giornalista e scrittore, mentre l'azienda Gianand, che produce strumenti musicali, realizzerà una chitarra particolare. Tra chi si è unito alla gara di solidarietà anche Alberto Fortis, il gruppo musicale dei Punkreas, i Modena city ramblers, l'attore Sergio Muniz, l'artista Vincenzo Ganadu, il cantautore Giovanni Lindo Ferretti, il regista e giornalista Mario Zanot, Piero Pelù, Alice, i Nomadi, il cantante Danilo Sacco, l'attore Carlo Cecchi, l'artista Tiziana Serretta, l'attore Massimiliano Varrese, Neja, lo scrittore Winki, l'ex senatore Luigi Manconi, lo scrittore Alberto Cancian e Franco Battiato.

«Finora - prosegue Stordi - non avendo garanzie sulla reale fattibilità dell'opera, non avevamo ancora avviato una raccolta fondi, ma questo è il momento di iniziare a pensarci e devo dire che la risposta è importante. Gli amici hanno subito dato il loro assenso. Naturalmente avvieremo una vera e propria campagna di raccolta. Peraltro, il monastero sorgerà su una ex cava e l'intera area sarà riqualificata, con beneficio anche dal punto di vista ecologico». La gestione sarà monastica e le attività andranno di pari passo con quelle dell'istituto. Il terreno fu acquistato nel 2006 dall'allora Lama residente, Ghesce Ciampa Ghiatso, meglio conosciuto come Ghesce-la, passato ad altra vita poco tempo dopo.

«Il Dalai Lama - tiene a dire Stordi - venne a vederlo e mi dette alcuni consigli. Siamo veramente contenti di essere arrivati a questo punto e ci auguriamo di poter avere l'onore di avere Sua Santità in visita il giorno dell'inaugurazione».

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