Pisapia sale sul pulpito: "Maroni rilegga il Vangelo e accolga gli immigrati"

Il sindaco di Milano bacchetta il presidente della Regione Lombardia sugli immigrati: "Siamo a un livello di follia giuridica"

Pisapia sale sul pulpito: "Maroni rilegga il Vangelo e accolga gli immigrati"

È tipico dei cattolici di sinistra: quando si vuole zittire qualcuno si prende il Vangelo e lo si usa come una clava. E questo accade un po' per tutto: per il presunto, ma mai provato, pacifismo di Cristo, per il suo vegetarianesimo (anche se mangiava agnelli) e, infine, per la sua povertà (anche se indossava una tunica fatta di un solo pezzo, di alta moda diremmo oggi).

Così Giuliano Pisapia, da buon cattolico di sinistra, ha redarguito Roberto Maroni perché si rifiuta di accogliere altri immigrati in Lombradia: "Siamo a un livello di follia giuridica: uno prima di parlare dovrebbe leggere la Costituzione. Il problema è che quando non si hanno idee per risolvere i problemi, si tirano fuori proposte demagogiche che contrastano con la legge e con la Costituzione e con quanto lui ha fatto nel passato. Forse sarebbe opportuno, visto che ha giurato sulla Costituzione, che se la riguardasse un attimo. Dall'altra, visto che mi pare che sia credente, vada a rivedersi il Vangelo".

E andiamo a rileggere i Vangelo: "'Amerai il prossimo tuo come te stesso'. Non c'è altro comandamento più importante di questo" (Mc 12,29-31).

Nel Vangelo c'è scritto "il prossimo tuo", che, parafrasato, significa "chi è ti è più vicino". Parafrasando ancora: aiuta prima chi ti è più vicino (gli italiani) e poi chi è più lontano (gli immigrati). E questo non è solo Vangelo, ma anche buon senso.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica