Cambio della guardia alle Politiche Europee. Con una decisione molto rapida, senza dare troppo tempo e spazio al tononomi, Giorgia Meloni nomina Tommaso Foti ministro per gli Affari europei al posto di Raffaele Fitto, entrato formalmente in carica ieri come vicepresidente della Commissione europea con la delega a Riforme e coesione.
La nomina è diventata subito operativa. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale, Giorgia Meloni e ha firmato il decreto con il quale ha accettato le dimissioni rassegnate da Fitto. Con lo stesso decreto, su proposta del presidente del Consiglio, è stato nominato ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Foti. Il nuovo ministro ha poi prestato giuramento nelle mani del Presidente Mattarella alla presenza del segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, e del consigliere militare del Presidente della Repubblica, Gianni Candotti.
Foti erediterà quindi tutte le deleghe di Fitto, che ha traslocato a Bruxelles. Sarà dunque un altro uomo di Fratelli d'Italia a gestire gli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr. Foti avrà anche la delega al Sud, anche se essendo nato a Piacenza è originario del Nord Italia, a differenza del pugliese Fitto. In ogni caso la sua scelta consente a Meloni di mantenere un dicastero delicato in mano a un suo fedelissimo. Foti infatti da tempo svolgeva un ruolo importante come cinghia di trasmissione tra governo e gruppo parlamentare, dando spesso voce alla posizione ufficiale del partito.
La presidente del Consiglio ha salutato la nomina sottolineando la competenza, ma anche la lunga militanza nella destra italiana e in Fratelli d'Italia. «Tommaso Foti ha giurato da ministro nelle mani del Presidente Mattarella e a lui desidero rivolgere le più sentite congratulazioni, mie personali e di tutto il governo. Tommaso è un politico di grande esperienza e capacità, tra le migliori risorse di cui Fratelli d'Italia dispone oggi. Ha una lunga carriera parlamentare alle spalle e, da capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, ha saputo dimostrare in questa legislatura il suo valore e la sua competenza, guidando il principale partito di maggioranza a Montecitorio. È un militante, appassionato e coerente, che ha dedicato fin da giovanissimo la sua vita al servizio della sua comunità e della Nazione. Raccoglie il testimone di Raffaele Fitto, neo Vicepresidente Esecutivo della Commissione europea, e io sono certa che saprà lavorare con la sua stessa determinazione e la sua stessa meticolosità. Per il bene dell'Italia e degli italiani», conclude la presidente del Consiglio.
Nell'effetto domino innescato dalla nomina di Fitto rientra anche il posto di capogruppo alla Camera, lasciato libero da Foti. Al suo posto dovrebbe andare Galeazzo Bignami, attuale viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, in una linea di continuità emiliano-romagnola. Un cambio che arriva in un momento delicato visto che siamo nel pieno dei lavori parlamentari sulla manovra economica. Bolognese e avvocato presso il Foro di Bologna, Bignami, 49 anni, ha militato fin da giovanissimo nella destra bolognese, prima nel Fronte della Gioventù e poi nel Fronte Universitario di Azione Nazionale, di cui divenne segretario regionale.
È stato dirigente di Azione Universitaria e segretario regionale anche di Azione Giovani dell'Emilia-Romagna.Un incarico che potrebbe rappresentare il definitivo trampolino di lancio per un dirigente da anni considerato tra i più interessanti e promettenti del panorama di Fratelli d'Italia.
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