Postò poliziotti come maiali. Pm: "Archiviare Frah Quintale"

Richiesta di archiviazione per il rapper che postò il dileggio delle forze dell'ordine

Postò poliziotti come maiali. Pm: "Archiviare Frah Quintale"
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Una foto postata su Instagram che ritrae sette agenti di polizia con la faccia da maiale. Per questo il rapper Frah Quintale, all'anagrafe Francesco Servidei, quasi mezzo milione di follower e milioni di ascolti su Spotify, era finito sotto inchiesta per vilipendio delle forze armate e diffamazione. Ora la Procura di Milano chiede per lui l'archiviazione. I sindacati di polizia si oppongono e protestano.

I fatti sono dell'agosto 2022, quando dopo un concerto a Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza, il rapper aveva postato il fotomontaggio che ritraeva i poliziotti in divisa «col volto coperto da maschere di maiale» e la scritta «Se mi guardi così...». A suo dire le forze dell'ordine dietro le quinte del concerto lo tenevano «sotto controllo». Il sindacato di polizia Mosap, che aveva presentato una denuncia contro il cantante, ha depositato l'atto di opposizione alla richiesta di archiviazione dei pm. Secondo l'istanza, la Procura nella richiesta di archiviazione si è limitata a ritenere che «il fatto non sussista, o quantomeno che non costituisca reato». Spiega infatti la Procura che «dalla visione della foto denunciata, allegata in stampa alle querele, e dal complesso delle foto e dei post pubblicati sui social media Instagram dell'indagato, emerge chiaramente l'inidoneità della condotta a vilipendere, e in ogni caso la carenza di volontà in tal senso». Viene segnalato inoltre che quel post non era più «presente sulla bacheca del rapper: dopo sei mesi dal fatto denunciato, le indagini sarebbero fallimentari». Così Fabio Conestà, segretario generale del Movimento sindacale autonomo di polizia: «È davvero incredibile che il pm abbia inteso chiedere l'archiviazione nonostante la polizia giudiziaria avesse concluso per la chiara portata diffamatoria dello scritto, amplificata dalla notorietà dell'artista.

Abbiamo proposto opposizione al gip, attraverso il nostro legale avvocato Antonello Madeo, confidando che il Tribunale di Milano, specie in un momento storico come questo, non svilisca il delicato compito che le forze dell'ordine svolgono in una città ad alto tasso di delinquenza come Milano». Per il sindacato, in questo modo il pm «ha convalidato la condotta diffamatoria dell'indagato» verso la polizia.

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