Prende quota a Milano la candidatura Farinet. E scoppia il caso Napoli

Vertice a metà settimana per la scelta. L'indipendente Maresca indietro nei sondaggi

Prende quota a Milano la candidatura Farinet. E scoppia il caso Napoli

Crescono le quotazioni di Andrea Farinet come candidato unico per il centrodestra per Milano. La prudenza è d'obbligo, visto quanto accaduto con Oscar di Montigny. Il professore di economia, nonché presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, continua intanto a raccogliere sempre maggiori consensi tra i vertici dei partiti che dovrebbe rappresentare nelle prossime amministrative di ottobre. La riserva, però, verrà sciolta soltanto a metà settimana quando si riuniranno i leader dei partiti che formano la coalizione per ratificare la scelta.

Nelle città dove il candidato è stato già selezionato, come Torino (dove oggi Salvini presenta il candidato Paolo Damilano in una manifestazione elettorale) e Roma, i sondaggi danno il centrodestra in netto vantaggio e fanno sperare. Discorso differente per realtà come Napoli, dove l'indipendente Catello Maresca (da molti indicato come probabile candidato della coalizione) è molto lontano nei sondaggi rispetto al suo diretto avversario Gaetano Manfredi. L'ex toga per il momento continua a insistere di voler correre senza simboli politici. Cosa questa che lascia perplessi molti dei suoi potenziali sostenitori, tanto che nei giorni scorsi la stessa leader di Fratelli d'Italia aveva avanzato una proposta alternativa nella persona di Sergio Rastrelli. Salvini, però, non ha apprezzato l'idea della Meloni e ha lasciato la porta aperta alla candidatura del magistrato ora in aspettativa. «Perdere questa possibilità sarebbe occasione persa per Napoli - avverte il leader del Carroccio -. Se c'è da chiedere qualche gesto di umiltà alla politica va bene».

Forza Italia rilancia il tema dell'unità della coalizione, chiamata proprio alle prossime amministrative a mostrare un valido assaggio di quella compattezza che la federazione proposta da Salvini o, in alternativa, il partito unico suggerito da Silvio Berlusconi potrebbero garantire. «Nelle città dove il centrodestra ha già messo in campo i suoi candidati sindaco abbiamo effettivamente ottimi riscontri - spiega Licia Ronzulli, vicepresidente dei senatori azzurri -. A Torino, dove sono stata solo pochi giorni fa, ci sono tutte le precondizioni per liberare finalmente la città da un governo della sinistra che prosegue quasi ininterrottamente da 28 anni. A Roma andremo certamente al ballottaggio e, coi nostri candidati, sapremo convincere la maggioranza dei romani». «Dove siamo più indietro, come a Napoli, a Bologna e ovviamente a Milano, è normale che il centrodestra appaia più in difficoltà, ma abbiamo tutto il tempo per recuperare.

Come ha detto il presidente Berlusconi, non è una gara a chi fa prima a scegliere il candidato, ma chi trova il migliore. Così faremo dappertutto. A Napoli come ovviamente a Bologna e a Milano Forza Italia presenterà una lista forte con amministratori capaci e personalità della società civile e del mondo del volontariato e delle imprese».

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