Zingaretti è vicino alla maggioranza assoluta nel Pd, ma Martina in poche settimane ha guadagnato terreno. Mentre l'idea di un partito guidato da Matteo Renzi continua a non sfondare.
Sono i risultati di un sondaggio dell'istituto Twig riportati da Repubblica. L'agenzia si è concentrata sugli elettori democratici, cercando di capire gli orientamenti di voto ora che il quadro degli sfidanti è finalmente chiarito. Nelle scorse settimane, infatti, si è ritirato Marco Minniti, ex ministro dell'Interno e candidato dei renziani. Al suo posto è entrato in corsa il tandem formato da Roberto Giachetti e Anna Ascani, che però parte con molto distacco.
A oggi Nicola Zingaretti sarebbe al 48,1%: solo due punti percentuali lo separerebbero dalla maggioranza assoluta che significa elezione diretta a segretario senza passare da accordi tra correnti nell'Assemblea nazionale. Zingaretti ha guadagnato 9 punti dall'ultimo sondaggio del 6 dicembre scorso, che lo vedeva al 39,3. Ma chi ha beneficiato più di tutti del ritiro di Minniti è Maurizio Martina: l'ex segretario ora vanterebbe il 43,2% dei consensi, contro il 27% di tre settimane fa. Giachetti e Ascani invece sono accreditati dell'8,7%. La partita comunque è più che aperta per la guida dei dem.
Chi invece non sorride è Matteo Renzi: l'Istituto Twig ha provato a intercettare anche il potenziale elettorato di un partito guidato dal senatore fiorentino. Per Twig la stima di voto di un partito dell'ex segretario dem è fissata al 4,9% degli elettori.
E alla domanda "Se Matteo Renzi fondasse un nuovo pertito, lei sarebbe disposta a votarlo?", solo il 10,8% degli intervistati si è dichiarato interessato mentre il 2,2% si è definito "elettore sicuro" di una forza politica guidata dall'ex premier. Esattamente la stessa percentuale di share che ha ottenuto la seconda puntata del documentario renziano "Firenze secondo me".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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