Il primato del mercato e quel non detto sulla Vigilanza

Nei commenti raccolti tra i partecipanti alla lettura delle prime Considerazioni Finali di Fabio Panetta c'è chi ha contato il numero delle parole più ripetute nelle 25 pagine

Il primato del mercato e quel non detto sulla Vigilanza
00:00 00:00

Nei commenti raccolti tra i partecipanti alla lettura delle prime Considerazioni Finali di Fabio Panetta c'è chi ha contato il numero delle parole più ripetute nelle 25 pagine, giungendo alla conclusione che mercato (37 volte) sarà la cifra del suo governatorato. C'è poi chi ha sottolineato l'allarme implicito contenuto nel richiamo al «fardello del debito», del quale riusciremo a liberarci solo coniugando prudenza fiscale e crescita (un complimento implicito al rigore perseguito dal ministro Giancarlo Giorgetti). E c'è chi ha fortemente apprezzato - soprattutto esponenti del governo di centrodestra - l'argomentata critica a un'Europa che, prigioniera dei troppi egoismi, tarda a farsi carico dei pericoli che corre non più solo economicamente, schiacciata tra una Cina sempre più invasiva, un'America sempre meno inclusiva e due guerre sempre più esasperate a un passo dai suoi confini. Ed ecco in sintesi i capitoli d'intervento suggeriti dal governatore di Bankitalia ai futuri neoeletti nell'assemblea europea e ai membri della nuova Commissione di Bruxelles: 1) completamento dell'unione del mercato dei capitali, 2) completamento dell'unione bancaria, 3) più flessibilità nelle regole di bilancio, 4) debito comune, 5) investimenti comuni, 6) infrastrutture comuni. Morale, tutti i candidati al voto di 8 e 9 giugno - che militino a destra o a sinistra - farebbero bene a dedicarsi a un'attenta lettura di quelle 25 pagine. Non che siano cose nuovissime, ma scandite nel salone delle assemblee di Palazzo Koch da un uomo, che a differenza di chi l'ha preceduto, viene definito un banchiere del fare, hanno un suono particolarmente convincente. Anzi, per dirla con Ferdinando Casini, quello suggerito da Panetta «è un programma che deve solo essere applicato se vogliamo affrontare la tempesta globale». C'è però un tema che non viene affrontato nelle Considerazioni Finali: non che spetti al governatore piantare paletti tra ruolo della Vigilanza e quello dell'autorità giudiziaria; ma se fosse lui a introdurre ufficialmente la questione, probabilmente il Parlamento si porrebbe il problema. A tal proposito ha fatto una certa impressione l'imputazione coatta degli ex presidenti di Mps, Alessandro Falciai e Stefania Bariatti, e dell'ex ad Marco Morelli decisa da un gip del tribunale di Milano (per diverse ipotesi di reato legate al bilancio) nonostante la procura avesse chiesto l'archiviazione.

Più avanti avremo modo di leggere le carte, ma poiché pensiamo che la procura si sia avvalsa della consulenza della Vigilanza - decisamente la più titolata nel giudicare le vicende dei bilanci bancari - saremmo curiosi di capire come il gip sia giunto a una diversa conclusione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica