Il primo (minimo) calo della Lega nei sondaggi. Ma Salvini non se ne cura

La Lega di Salvini resta il primo partito. Il 71% degli elettori pentastellati bocciano Grillo e il 68% è scontento di Conte per la Tav

Il primo (minimo) calo della Lega nei sondaggi. Ma Salvini non se ne cura

Matteo Salvini non si preoccupa del primo, pur se minimo, calo percentuale dopo settimane di avanzamento ma dà il suo buongiorno su Facebook interrogandosi su come il social funzioni dopo alcune ore di stallo. "Come vi va oggi Facebook?". Dopo la domanda uno smile pensieroso e poi "un sole" con "Buongiorno Amici". E inizia la giornata social/politica.

Contemporaneamente, su Rai 3, il sondaggio di Masia offre il caffè con i nuovi sondaggi ad una settimana dallo scorso 7 Marzo. A sorridere Nicola Zingaretti che, dopo le primarie, mantiene il quasi 20% (19.9) e dopo settimane anche i Cinque Stelle che raggiungono il 23.8 incrementandosi dello 0.6% stessa cifra che perde la Lega passando dal 31.2 al 30.6% ma rimanendo il primo partito d’Italia. L'area di governo, sommando il dato salviniano a quello pentastellato, si conferma al 54% di sette giorni fa. Nella scomposizione dei partiti stesso arretramento dei grillini ormai, da settimane, non più seconda "coalizione" del Paese. Forza Italia al 9.8% e Fratelli d’Italia al 4.9% permetterebbero alla Lega, almeno nelle Regioni, di vincere le competizioni raggiungendo il 45.9% (46.5 aggiungendo lo 0.6% di Noi con l’Italia) dei consensi in attesa di comprendere, in caso di elezioni politiche anticipate, la strada che riterrà di percorrere.

Il centrosinistra seconda coalizione con uno 0.1% rispetto ad una settimana fa, attestandosi su un tondo 27% grazie all’incremento del Pd che passa dal 19.3 al 19.6%, + Europa al 3.1%, altri di centrosinistra al 4 e fuori da un’ipotetica alleanza, l’1.6% di Potere al Popolo.

Doccia fredda per Beppe Grillo ed il premier Giuseppe Conte. Per il primo il 71% degli elettori pentastellati dicono che non vorrebbero un suo maggiore ruolo nel movimento, un 26% che lo auspicherebbe ed un residuo 3 che preferisce non rispondere. Scroscio di acqua non calda anche per il presidente del Consiglio a proposito del valico Torino-Lione.

Alla domanda "È soddisfatto di come il Governo Conte sta gestendo la vicenda Tav?", il 68% dice nettamente "no" (il no degli elettori della Lega è pari al 49%, quello dei Cinque Stelle il 51% e del Pd il 67%). È, invece, soddisfatto solo il 19% contro un 13% che preferisce tacere. Come è percepito il braccio di ferro sulla infrastruttura? Per il 35% se ne sta avvantaggiando la Lega, per il 15 il M5S e per il 32% entrambi. L’altro braccio di ferro tra le forze politiche del governo giamaicano l’apertura al commercio cinese.

"La via della seta, cioè i nuovi accordi commerciali con la Cina, secondo lei sono...": una grande opportunità per il 51%, un rischio per l’invasione dei loro prodotti per il 34% e non rispondere il 15. Gli italiani, quindi, non temerebbero che potrebbero farci neri, pardon gialli...

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