Londra. Il Principe non è più Principe. La notizia era nell'aria da qualche giorno, ma solo ieri, a 24 ore dalla notizia che il Duca di York dovrà probabilmente affrontare un processo per molestie sessuali, il figlio più amato dalla Regina ha rinunciato al titolo, rimettendo alla madre le onorificenze militari e gli incarichi di patronato che ancora gli rimanevano. E dire che soltanto qualche mese fa, «Andy» sperava persino di poter riavere qualche incarico ufficiale di rappresentanza che Elisabetta gli aveva tolto subito dopo aver appreso della denuncia presentata nei suoi confronti da Virginia Roberts Giuffre. Credeva, il Duca di York, che quella signora di 38 anni, dal passato non impeccabile, non sarebbe stata ritenuta attendibile dalla corte di New York presso la quale aveva presentato la sua istanza. Invece il giudice ha ritenuto che le sue affermazioni debbano, perlomeno in questa fase, venir ascoltate insieme a quelle dell'accusato. Che non sarà più Altezza Reale, ma soltanto Andrea, un privato cittadino. È questo che dice in sostanza lo scarno comunicato diffuso ieri da Buckingham Palace. Ufficialmente, quindi, è stato il Duca di York a riconsegnare onorificenze e incarichi alla Regina. Che però «concorda e ha approvato la decisione» il che non è un dettaglio, perché, se proprio avesse voluto, avrebbe potuto respingerla.
È invece probabile che si sia trattato di una mossa obbligata che Elisabetta non ha potuto evitare dopo che 150 veterani, «delusi e amareggiati», le avevano scritto una lettera aperta in cui si chiedeva ufficialmente di privare Andrea delle sue onorificenze. Rivolgendosi alla sovrana, che è anche il capo dello Stato e comandante delle Forze Amate, gli ex membri dei diversi reparti affermavano che la posizione del Duca era divenuta «insostenibile». «Gli alti ufficiali della Forze Armate britanniche devono aderire ai più alti standard di probità, onestà e condotta onorabile - si legge nella lettera - e il Principe Andrea è venuto meno a questi standard». Il Palazzo non aveva voluto rilasciare alcun commento, ma il comunicato era giunto puntuale, poche ore dopo. Una fonte reale ha dichiarato che tutti gli incarichi del Duca sono stati immediatamente riconsegnati a Elisabetta, che nei prossimi giorni li redistribuirà tra gli altri membri della Famiglia Reale. Andrea non potrà mai più riaverli indietro. Nessun commento per ora è stato rilasciato dal Ministero della Difesa, che ritiene la questione di competenza del Palazzo. Sembra comunque che il passo sia stato concordato dopo un confronto avvenuto tra i membri della Famiglia preoccupati della complicata situazione legale del Duca di York e del disastroso impatto che può avere sulla monarchia. In realtà, già in questo momento, l'immagine dell'istituzione appare pesantemente danneggiata e il respingimento della richiesta d'archiviazione non è stato che la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non che i legali dell'ex Principe non si aspettassero una simile decisione. «Visto l'approccio con cui il giudice Kaplan ha accolto le nostre obiezioni, non siamo sorpresi dalla sua conclusione - ha spiegato al Telegraph una fonte vicina al Duca - e comunque non si tratta di un giudizio di merito sulle accuse della signora Giuffre. Questa è una maratona, non uno sprint e il Duca continuerà a difendersi da queste accuse».
Il caso continuerà in tribunale nei prossimi mesi, a meno che non si trovi un accordo extragiudiziale tra le due parti. È qualcosa che il legale di Giuffre non esclude, anche se ha aggiunto di non credere «che la mia cliente sia interessata ad un semplice risarcimento finanziario».
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