Prof "esperto" e smart working dividono partiti e sindacati

Sindacati divisi, opposizione compatta. Il giorno dopo l'ok in Consiglio dei ministri al decreto legge Aiuti

Prof "esperto" e smart working dividono partiti e sindacati

Sindacati divisi, opposizione compatta. Il giorno dopo l'ok in Consiglio dei ministri al decreto legge Aiuti, che ha sbloccato 17 miliardi tra aiuti all'agricoltura, sgravi su carburanti e sconti in bolletta per i redditi bassi, bonus per famiglie e imprese, aumento di stipendi e pensioni tra i 16 euro e i 194 euro lordi alla fine dell'anno, le reazioni del mondo produttivo sono contrastanti. Per la Uil il provvedimento (che arriverà al Senato la prossima settimana e in aula il 5 settembre) «è un'elemosina», per l'ex premier Giuseppe Conte «non è proprio la risposta pronta ai problemi» che serviva. Il leader Cisl Luigi Sbarra (foto) invece parla di interventi «apprezzabili e condivisibili, anche alla luce dell'agibilità limitata di un governo dimissionario». Ma è sulla scuola e sul cosiddetto «docente esperto» che i sindacati tutti fanno muro: «Così si mortifica gravemente la contrattazione, occorre alzare le retribuzioni per tutti gli operatori della scuola», dice ancora Sbarra.

Il provvedimento che - previa una formazione - consentirà a 8mila insegnanti di guadagnare 5.560 euro l'anno in più ma solo dal 2032 va di traverso anche a Loredana De Petris, (Leu), presidente del Gruppo Misto: «La scuola non ha bisogno di questi interventi maldestri, si regge da Nord a Sud sul lavoro di centinaia di migliaia di docenti sottopagati e precari», dice.

La Uil Scuola con Giuseppe D'Aprile parla di «colpo di mano in piena estate» mentre un sondaggio della rivista Tecnica della Scuola rivela: il 91% dei docenti è contrario alla misura.

Capitolo smart working. La mancata proroga per i lavoratori fragili e i genitori di figli under 14, più volte annunciata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, è saltata, come sottolinea la deputata M5s Vittoria Baldino: «Purtroppo i proclami Pd dei giorni precedenti hanno illuso migliaia di persone che avrebbero avuto bisogno di quella norma per continuare a lavorare in sicurezza», tuona la grillina. E se Forza Italia chiede che nel dl Aiuti ci sia una misura «per favorire la circolazione dei crediti fiscali derivanti dalla cessione dei bonus edilizi», il settore agricolo con il presidente della Copagri Franco Verrascina parla di «cauto ottimismo per un comparto in grande sofferenza, stretto tra siccità e rincari.

E mentre il leghista Paolo Paternoster chiede una modifica che renda subito utilizzabili i 500 milioni di euro stanziati nel primo decreto Aiuti per l'autotrasporto, il presidente Confapi Maurizio Casasco plaude alla norma che ridistribuire gli

extraprofitti delle società energetiche. Durissima la nota di Fratelli d'Italia: «Gli ultimi colpi di coda dell'esecutivo Draghi sono i più velenosi. Tagliate le risorse per l'assegno unico per i figli introdotto a marzo scorso».

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