Movida insanguinata nel Palermitano. A sole tre settimane dall'uccisione del 22enne Rosolino Celesia durante una rissa all'uscita di una discoteca di Palermo, è accaduto di nuovo. Francesco Bacchi, originario di Partinico, aveva 20 anni. Era figlio di Nini Bacchi, il re delle scommesse online finito nell'inchiesta antimafia Game Over, ma lui, Francesco, non era coinvolto, era incensurato. È stato picchiato a morte all'uscita della discoteca Medusa di Balestrate durante una rissa che potrebbe essere scoppiata dentro il locale. Non secondo il titolare della discoteca, che tiene a sottolineare che la zuffa sia avvenuta all'esterno e che le telecamere lo possono confermare. I carabinieri di Partinico, cui la procura di Palermo ha affidato le indagini aprendo un'inchiesta per omicidio, stanno visionando i video delle telecamere di videosorveglianza sia della disco che del Comune di Balestrate, che potrebbero fornire elementi importanti per l'individuazione dei contendenti. Alla rissa avrebbero partecipato almeno 6 giovani, ma potrebbero essere stati di più, alcuni dei quali concittadini di Francesco.
In 8 i ragazzi sotto torchio in caserma da parte dei carabinieri e del pm di turno Alessandro Macaluso. Ciò che diranno potrebbe servire a ricostruire la dinamica del delitto e a chiarire chi abbia preso parte alla rissa, scoppiata intorno alle 2, al violento pestaggio e chi abbia sferrato il colpo letale, che ha condotto il giovane a un'agonia che si è conclusa all'arrivo in ambulanza del 118 al pronto soccorso del Civico di Partinico. Ieri, in serata, il primo fermo di un coetaneo. Secondo primissime indiscrezioni il giovane non avrebbe avuto intenzione di uccidere il 20enne ma la situazione sarebbe sfuggita di mano.
Ma secondo quanto è stato finora ricostruito, Francesco è stato colpito più volte con pugni e calci, un pugno in pieno volto lo ha fatto cadere, ma questo non ha fermato la furia di chi lo picchiava, che ha continuato a infierire su di lui, colpendolo alla testa. E potrebbe essere stata proprio la caduta a provocare la morte, per via del forte colpo alla testa, anche se si dovrà attendere l'autopsia per conoscere con certezza le cause del decesso avvenuto nelle prime ore del mattino di ieri. Fino alle 3 era tutto calmo e quindi l'ambulanza che staziona davanti al locale, pagata dalla discoteca, è andata via, secondo quanto dichiarato dal titolare della disco. «Abbiamo prestato soccorso immediatamente e ci sono oltre 400 persone a poterlo confermare, oltre alle 60 persone che lavorano con noi e il personale della Siae. Siamo sconvolti hanno detto i gestori della discoteca -. Abbiamo aperto da pochissimo, era la nostra quinta serata. Sembrava una serata tranquilla. Non ci aspettavamo nulla di simile. Siamo fortemente colpiti». Una volta scattato l'allarme sono arrivati i soccorsi, ma la brutalità dell'aggressione non ha lasciato scampo al giovane. «Oggi è un giorno bruttissimo per il mio territorio, sono situazioni fuori controllo» dice il sindaco di Balestrate, Vito Rizzo. Il sindaco di Partinico, Pietro Rao, chiede più controlli. «È assolutamente necessario che i controlli vengano fatti preventivamente dice -. Perché oggi molti ragazzi bevono e tirano. Servono i test all'ingresso delle discoteche e basta. Solo vincolando a un test l'ingresso in discoteca potremmo evitare altre morti assurde».
Non è trascorso nemmeno un mese da un'altra morte assurda in discoteca a Palermo.
Il 21 dicembre veniva ucciso da un colpo di pistola il 22enne Rosolino Celesia. Per l'omicidio si è costituito un 17enne, ma anche il fratello maggiorenne è stato fermato per porto e detenzione illegale di arma da fuoco.
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