Quando l'ultrà renziana Bellanova difendeva D'Alema dal "sindaco di Firenze"

Dai meandri del web è emersa una vecchia dichiarazione di Teresa Bellanova. Oggi il ministro è il più acceso sostenitore di Matteo Renzi, ma nel 2012 aveva definito "grotteschi" e "stantii" i suoi attacchi a... Massimo D'Alema

Quando l'ultrà renziana Bellanova difendeva D'Alema dal "sindaco di Firenze"

Non solo Matteo Renzi. Italia Viva, la nuova creatura politica dell'ex premier, vanta alcune figure di spicco che partecipano quotidianamente al dibattito pubblico sui principali temi dell'attualità politica. Qualcuno penserà a Maria Elena Boschi, che durante l'ultima Leopolda ha definito il Pd il "partito delle tasse", ma all'interno di Iv c'è chi conta più di lei: Teresa Bellanova.

Tornata in auge dopo un periodo di relativo silenzio grazie alla sua nomina a ministro dell'Agricoltura del Conte-bis, l'ex bracciante pugliese sbarcata in Parlamento dopo una lunga esperienza da sindacalista è stata tra i primi esponenti dem ad imbarcarsi sul piroscafo renziano. L'ex sindaco di Firenze lo sa e infatti l'ha scelta come capo delegazione di Italia Viva al governo. È stata lei, per conto di Renzi, a combattere in Cdm la battaglia con i 5 Stelle per la cancellazione totale di quota 100. Segno della grande fiducia di cui gode presso l'ex segretario del Pd. Tra Renzi e Bellanova si registra una perfetta intesa politica. Ma non è sempre stato così. Dai meandri del dark web, infatti, è emersa una vecchia dichiarazione del ministro sul conto del suo attuale leader.

Era il 2012 e Renzi era ancora il sindaco di Firenze. Il suo primo tentativo di scalata al Pd, fallito per colpa di Pierluigi Bersani. A quel tempo, gli ex Ds dominavano il partito frutto della fusione a freddo con la Margherita di Francesco Rutelli.

Con Bersani, a fare il bello e il cattivo tempo era Massimo D'Alema, il "rottamando" per eccellenza. Non visto di buon occhio dalla "compagna" Bellanova. "Gli attacchi del sindaco di Firenze (cioè Renzi, ndr) a Massimo D'Alema, utilizzati di continuo per far presa sui media, ormai assumono caratteri grotteschi", aveva dichiarato l'attuale ministro dell'Agricoltura. "È sorprendente che proprio chi ha inaugurato l'uso di toni e linguaggi così duri nei riguardi di tutti, soprattutto verso il suo partito, oggi si atteggi a vittima replicando ad affermazioni categoricamente già smentite", le parole di Bellanova, prima di bollare come "stantio" il modo "per cercare la ribalta" a cui Renzi "ricorre di continuo".

Un modus operandi che assomiglia molto a quello adoperato di questi tempi

da Bellanova, che ha parlato di "bande armate nel Pd" promettendo "battaglia politica" contro il governo di cui fa parte su quota 100. Un dietro-front, quello del ministro, sintomo di grande intelligenza politica. D'altronde solo gli stolti non cambiano mai opinione.

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