Roberto Saviano, ormai, lo trattano come una sorta di oracolo. Quando parla fa notizia, anche se dice cose banali e scontate. Se poi disserta sulla mafia o vicende collegate ad essa, diventa un santone tanto da meritarsi paginate di articoli in tutti i quotidiani. Negli ultimi giorni, l'autore di Gomorra è tornato agli onori della cronaca per la (brutta) faccenda che riguarda il paese campano di Quarto. Quella (presunta) isola felice nella regione della camorra, grazie all'amministrazione del Movimento Cinque Stelle. Il partito di Grillo vinse le ultime elezioni amministrative tra le lodi degli osservatori in prima linea contro la mafia. Tra loro anche Saviano.
La sindaca di Quarto, Rosa Capuozzo, è nell'occhio del ciclone a causa di un consigliere comunale, Giovanni De Robbio, che sarebbe risultato eletto grazie ai voti dei camorristi. Inoltre, De Robbio avrebbe anche cercato di imporre suoi uomini una volta entrato nella "stanza dei bottoni" comunale, tentando di ricattare il sindaco sull'affidamento di un campo sportivo una volta in mano alla mafia.
Oggi Roberto Saviano chiede le dimissioni del sindaco e lo scioglimento del Conisglio comunale "per infiltrazione camorristica". Una macchia che però Saviano escludeva entusiasticamente solo pochi mesi fa, precisamente il 24 giugno scorso. Quando scrisse su twitter, senza nascondere la soddisfazione di fare da sponsor ai grillini, che "in Campania a Quarto il M5S vince perché non si è rivolto al voto di scambio". Un'errore capita a tutti. Ma la caduta del divino Saviano fa rumore. Come poteva dirsi sicuro che la camorra non avesse appoggiato un candidato grillino, urlando ai quattro venti che i grillini erano mafia free?
Lo scrittore ora torna sui suoi passi (senza ricordare la sua benedizione ai grillini).
E condanna il M5S, dicendo che la vicenda di Quarto rischia di essere una "stella nera" da mettere nel simbolo. Vero. Ma forse sarebbe il momento di considerare Saviano un po' meno l'oracolo infallibile su qualsiasi cosa riguardi la camorra.
In Sicilia a Gela e ad Augusta e in Campania a Quarto il M5S vince perché non si è rivolto al voto di scambio. pic.twitter.com/Oll2HLizLu
— Roberto Saviano (@robertosaviano) 16 Giugno 2015
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