Quei manifesti fake "contro" Letta: il leader Pd contestato pure dalla sinistra

La sinistra radicale ha contestato la linea sull'Ucraina del segretario Dem Enrico Letta. E a Roma sono spuntati dei manifesti fake

Quei manifesti fake "contro" Letta: il leader Pd contestato pure dalla sinistra

Finti manifesti per una finta campagna del Partito Democratico: l'iniziativa che ha avuto luogo a Roma ha autori sconosciuti ma, nei palazzi, si sussurra che sia stata la sinistra radicale. Il tema scelto è l'"arruolamento" mentre il bersaglio è la linea del segretario Enrico Letta sulla guerra mossa da Vladimir Putin in Ucraina.

"Spezzeremo le reni alla Russia. Iscriviti al Pd, campagna di arruolamento 2022". Il testo del manifesto, che ritrae Enrico Letta con un elmetto militare indosso, riprende slogan di un passato con cui i Dem non hanno niente a che fare. E dal Nazareno sembrano aver preso le cose di petto: "Il Partito Democratico sporgerà querela contro ignoti per i manifesti abusivi che sono stati affissi nella notte a Roma", hanno fatto sapere via Facebook dal Pd Roma".

E ancora: "Gli autori di questo gesto ignobile e illegale, che colpisce tutta la comunità democratica, evidentemente non comprendono la gravità del momento che stiamo attraversando: non ci faremo intimidire - hanno insistito i Dem della capitale - e continueremo a portare avanti, a fianco del segretario Enrico Letta, la nostra azione a sostegno del popolo ucraino per la pace e la libertà in Ucraina".

L'affissione di questi manifesti ha suscitato parecchi commenti tra gli addetti ai lavori. La domanda che circola, manco a dirlo, riguarda soprattutto il chi potrebbe aver ideato qualcosa del genere. L'Adnkronos, a dire il vero, cita il Collettivo Militant. E in caso sarebbe corretta la pista, per così dire, che conduce alla sinistra radicale. Le immagini sono state apposte nei punti chiave del centro di Roma: camminando lungo le strade che conducono ai palazzi del potere è possibile osservare più di qualche manifesto.

Al Nazareno non hanno insomma voglia di beghe con i militanti alla loro sinistra, rispetto allo scacchiere politico, e non si intende sorvolare sul tema. Risulta evidente che la sinistra radicale, a differenza di Letta e dei suoi, abbia un'altra visione rispetto all'appartenenza dell'Italia alla Nato, dunque anche in relazione a quello che andrebbe fatto (o non andrebbe fatto) in Ucraina per contrastare l'invasione di Vladimir Putin. Si tratta di differenze ideologiche sedimentate nel tempo.

Comunque sia, Letta non si è scomposto troppo ed oggi, attraverso un canale Twitch, ha persino rincarato la dose rispetto alle sue prese di posizione: "Stiamo vivendo una situazione angosciante, dura e

pericolosissima provocata dal presidente russo. Lo dico perché sento girare troppi commenti del tipo "gli ucraini si arrendano", come se desse fastidio alla nostra vita quotidiana il fatto che gli ucraini non si arrendono".

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