Quelle email di Bianchi al governo per parlare dello Sblocca-Italia

La Procura di Firenze continua a indagare sui finanziamenti alla fondazione Open. Alberto Bianchi e Marco Carrai nel mirino delle toghe

Quelle email di Bianchi al governo per parlare dello Sblocca-Italia

La questione è nota. Da alcune settimane i magistrati della Procura di Firenze stanno indagando su Open, la fondazione attiva dal 2012 al 2018 che ha sostenuto economicamente le attività e le iniziative politiche dell'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, kermesse della Leopolda compresa. Le toghe, insieme ai militari della Guardia di Finanza, hanno messo nel mirino tutte quelle società che hanno finanziato Open. E al momento, gli unici indagati sono l'avvocato ed ex presidente della fondazione Alberto Bianchi e Marco Carrai, che era membro del Cda di Open.

Ecco, è proprio la figura dell’avvocato Bianchi a ricoprire un ruolo centrale in tutta la vicenda. Visto che come rivelato nei giorni scorsi da Repubblica, sarebbe spuntata fuori una mail che Bianchi avrebbe inviato ad alcuni imprenditori-possibili finanziatori. Di seguito il contenuto riportato da Rep, citando i magistrati: "La fondazione ha necessità di reperire risorse e offre la possibilità di periodiche interlocuzioni con Renzi Matteo […] Supporto di 100 mila euro all'anno per cinque anni, sostegno di idee, suggerimenti, proposte per Matteo e per la Fondazione, interlocuzioni con Matteo sia dirette, sia tramite Alberto e Marco".

Ora, un'altra mail scottante. Già, perché Il Messaggero scrive che Bianchi – indagato per di finanziamento illecito ai partiti e traffico di influenze – avrebbe scritto direttamente all'ufficio legislativo di Palazzo Chigi, inviando i testi degli emendamenti circa lo Sblocca-Italia. A confermarlo, scrive sempre il quotidiano capitolino, vi sarebbero carteggi via mail che le fiamme gialle avrebbero rinvenuto proprio nello studio dell'avvocato. I pubblici ministeri Luca Turco e Antonino Nastasi sospettano che non tutti i donatori sarebbero uguali e sospettano – riporta ancora il giornale di Roma – che "alcuni avrebbero aggirato le regole pagando parcelle allo stesso Bianchi, nella veste di avvocato, che poi trasferiva i soldi a Open […] Poi il legale sarebbe intervenuto per agevolare i propri clienti con il governo, come sarebbe accaduto con il gruppo Toto".

La mail che scotta Bianchi l'avrebbe mandata a un indirizzo email istituzionale del governo con oggetto "Emendamento" e in allegato "Proposta di emendamento per lo sblocca Italia.

Quindi schema del decreto legge, misure urgenti per l'apertura dei cantieri la realizzazione di opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico". E qui, ovviamente, gli inquirenti ci vogliono vedere chiaro.

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