Chiariamo subito l'equivoco, il figlio del presidente dell'Uganda non voleva offendere Giorgia Meloni ma, seguendo le tradizioni del Paese, le ha offerto cento mucche per la festa delle elezioni. In Uganda si usa fare così, non fiori ma opere di bestiame, le Nkore o Ankole sono quadrupedi illustri che fanno parte della dote portata nei matrimoni e costituiscono un omaggio cortese nei confronti dei padroni di casa e delle donne, giovani o mature. Il tweet di Muhoozi Kainerugaba, di anni quarantotto, tenente generale a comando delle forze terrestri dell'Uganda e soprattutto erede alla presidenza del padre Yoweri Museveni: «Le darei cento Nkore e per davvero». Ora l'oggetto del dono ha un valore di mercato di mille dollari al capo, delle pregiate mucche non si butta via nulla, corna, pelle, carne, sangue, urina, dunque tratterebbesi di un gran bel regalo da centomila dollari totali che Giorgia Meloni potrebbe benissimo accettare, preoccupata soltanto di reperire un sito dove riporre il quantitativo enorme di bestiame. Ma il tenente generale ha voluto infierire, conoscendo forse il giro del fumo (l'ugandagiro) e ha aggiunto: «Se i romani non accetteranno le nostre mucche ci prenderemo Roma. Il generale Annibale ha mancato di poco la cattura di Roma 2000 anni fa. La prenderò io con le mucche e l'amore», una nuova presa di Porta Pia? Chissà. Ovviamente, con la solita procedura, è partita la resistenza all'invasore e alle sue truppe cornute, si sono scatenate le reazioni con accuse di sessismo, omofobia, razzismo, tutto il repertorio che piace a quella gente lì di cui si conoscono mosse, pensieri e parole con tre giorni di anticipo. Non si ha ancora notizia di un richiamo immediato a Roma dell'ambasciatore Mazzanti, presente a Kampala, e nemmeno si sono avuti commenti istituzionali dalla Farnesina, essendo, il titolare del ministero, in congedo dopo la débâcle elettorale.
In compenso Giorgia Meloni non ha voluto replicare, almeno per il momento, altre forze di governo e no tacciono, le priorità del Paese sono ben altre e più urgenti, però è davvero bello immaginare l'atterraggio a Fiumicino di un cargo contenente le cento Nkore che resteranno stupite quando si imbatteranno nei ben più popolari quadrupedi della capitale, i famosi cinghiali di Roma. Come vedete, finirà tutto in vacca.
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