F ranco Iachi Bonvin, il tabaccaio indagato per eccesso colposo di legittima difesa, per la morte del malvivente che aveva preso d'assalto la villetta dove lavora e abita a Pavone, si è trasformato suo malgrado in un pericoloso cow-boy per alcuni e in un eroe vendicatore per molti altri. Franco Iachi Bonvin è invece doppiamente vittima per essere stato ripetutamente saccheggiato e perché uccidendo il ladro si è trasformato per la legge in un presunto carnefice.
Quando si percepisce la presenza di estranei con cattive intenzioni dove si vive si sviluppa un disturbo acuto da stress perché ci si sente invasi nella propria intimità, in quel luogo dove si lasciano fuori dalla porta le paure e si tenta di recuperare le giornate faticose con la famiglia, a tavola o dormendo, con quella sicurezza che permette di riprendere il giorno dopo quel lavoro che sostenta te e i tuoi cari nonostante le mille difficoltà quotidiane.
Iachi Bonvin negli svariati furti ha provato sia il timore per la sua incolumità che quella sensazione di danneggiamento e deprivazione che genera rabbia perché un perfetto estraneo vuole lasciarti senza quelle risorse con cui speri di nutrire e sostenere tua moglie e i tuoi figli in una relativa tranquillità. Un saccheggio è un'esperienza traumatica che se non si supera si trasforma da stress acuto in sindrome post-traumatica da stress, una patologia con una costellazione di sintomi che spiegano perfettamente la reazione di Bonvin.
Il tabaccaio non poteva dimenticare l'accaduto perché nonostante avesse preso le sue contromisure, avesse messo porte blindate ed allarmi, continuava ad essere preso di mira dai ladri e la sofferenza invece di essere elaborata si acuiva sempre di più. Nella sindrome post traumatica da stress la persona rivive l'evento traumatico attraverso immagini ricorrenti e intrusive che di notte si trasformano in incubi spaventosi ed insonnia e di giorno in ansia, sentimenti di diminuzione delle prospettive future e della capacità di godere degli aspetti positivi della vita. L'attivazione nervosa aumenta con ipervigilanza e esagerate e spesso immotivate risposte di allarme.
Iachi Bonvin, invece, aveva tutte le ragioni per essere sempre allarmato e in questa condizione un'alterazione delle funzioni cognitive, irritabilità e scoppi
di collera, sono quei sintomi che non gli hanno permesso di valutare lucidamente la realtà e lo hanno fatto optare per una scelta che a lui sembrava la sola possibile per difendere se stesso, la famiglia e il loro futuro.
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