Per la prima manovra economica vera e propria del Conte bis dovremo aspettare ancora qualche settimana. Ma il governo si prepara a mandare a Bruxelles almeno il Documento programmatico di bilancio che costituisce l'ossatura delle misure che metterà in campo nel 2020. Il termine ultimo era alla mezzanotte del 15 ottobre, ma il Consiglio dei ministri che doveva dare il via libera al Dpb è iniziato dopo le 23 e si è arenato presto.
Sul tavolo dell'esecutivo è arrivato infatti anche il dl fiscale che definisce le coperture e introduce provvedimenti sull'uso dei contanti e sulla lotta all'evasione. L'ok al disegno di legge di bilancio per il 2020 e al decreto fiscale collegato alla manovra arriva solo all'alba e "salvo intese". Stamattina il governo esulta e parla di una manovra che"non si limita all'eliminazione della clausola di salvaguardia sull'Iva per il 2020, ma contiene importanti provvedimenti per il lavoro, l'ambiente, gli investimenti, la famiglia e la disabilità".
Ma gli attriti in maggioranza sono tutt'altro che risolti. Non sono pochi infatti malumori tra i 5 stelle in particolare sull'abbassamento del tetto all'uso del contante da 3.000 a 1.000 euro e per l'introduzione di multe severe per i commercianti che rifiutano i pagamenti con il bancomat. La sinistra, invece, sembra mal digerire l'idea - tutta pentastellata - di introdurre il carcere per i grandi evasori. Tanto che la norma sulle modifiche alla legge dei reati tributari compare come titolo nelle ultime bozze del dl fiscale ma non è ancora stata scritta. Non è escluso che questo particolare provvedimento venga rimandato al Parlamento.
Il premier Giuseppe Conte ribadisce la sua volontà di "schierarsi dalla parte degli onesti" e lancia l'ipotesi di un superbonus da 3 miliardi per contrastare l'evasione: "Se tutti pagano le tasse, tutti possiamo pagarne meno", ha detto. E poi ha bacchettato Renzi che si scontrava in tv con Renzi anche sui temi economici: "Non permetterò che questa manovra sia terreno di scontro tra le forze politiche, questa manovra non è un campo dove piazzare la bandierina del proprio partito", ha detto all'agenzia Agi.
Quella contro l'evasione è una battaglia a cui il premier non vuole rinunciare. Tanto che - racconta il Corriere - avrebbe inviato un sms al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri per chiedere più coraggio: "Caro, sull’evasione deve essere una rivoluzione, che deve cambiare i comportamenti dei cittadini...", avrebbe scritto Conte, "I cittadini in giro per l’Italia mi chiedono una svolta. E se non dovesse venire perderò di credibilità e dovrò dire che le cose non si possono cambiare.
Mi assumo io la responsabilità di trovare poi le risorse l’anno prossimo se non dovessero tornarci dal recupero dell’evasione".Il leader di Italia Viva viene smentito anche sulla questione pensioni: sia il premier che il leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio hanno assicurato che Quota 100 resterà
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