Sono finiti i tempi in cui il M5s sceglieva i propri candidati in base agli umori della rete. Per decidere chi sarà il candidato grillino al cda Rai non ci saranno infatti consultazioni sul web. A quanto apprende l’Adnkronos, i 5 Stelle hanno deciso di bypassare la base, presentandosi alla Vigilanza di martedì prossimo con un nome partorito dal gruppo parlamentare. O meglio, deciso dai membri della commissione di Vigilanza, che mercoledì sera hanno ottenuto la delega dai colleghi di Camera e Senato. Un mandato, viene riferito, votato all’unanimità da deputati e senatori grillini. Il tutto mentre, proprio ieri, il presidente della Vigilanza, Roberto Fico, aveva aperto alla possibilità di una consultazione online. In casa 5 Stelle si cerca di mimimizzare questo cambiamento e si afferma che, per un passaggio in Rete in stile "quirinarie" non c'è abbastanza tempo. Questa la motivazione, nonostante in passato il blog di Beppe Grillo sia stato già teatro di votazioni flash. Si pensi, ad esempio, al caso dell’emendamento sul reato di immigrazione clandestina votato on line in poche ore. Ora saranno invece i grillini in Vigilanza, salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, a vagliare possibili nomi e candidature, cercando di individuare una figura che possa trovare il favore della base. "Serve una persona che conosca la Rai - spiega un autorevole fonte parlamentare - ma che non sia impaludata nei meccanismi di viale Mazzini. In pratica, cerchiamo un ago in un pagliaio".
"Dobbiamo capire qual è il settore strategico in cui la Rai è più deficitaria - spiega un altra fonte del M5S - se sul fronte del digitale, ad esempio, allora dovremo puntare su un tecnico. Se le lacune sono più marcate sul fronte autoriale o della produzione, allora è probabile che potremmo individuare un nome noto anche al pubblico". Una volta stabilito il candidato, ci sarà un nuovo passaggio in assemblea per condividere la scelta con tutti i parlamentari del Movimento. Dunque la decisione verrà resa nota dal blog di Beppe Grillo. Al momento, nei Palazzi bocche cucite su possibili candidati. Ma un nome che potrebbe trovare il favore della base è quello della giornalista Milena Gabanelli, il volto di Report che si aggiudicò a man bassa la prima edizione delle "quirinarie" grilline. La cronista di Raitre, tuttavia, all’epoca ringraziò gli attivisti ma declinò la candidatura. Il suo nome però non convince. Ora i 5 Stelle, prima di rendere noto il candidato sul quale punteranno per il cda, verificheranno l’eventuale disponibilità. Sulla Rai non sono concessi errori o tentennamenti. "Il governo finora ha inanellato una figuraccia dopo l’altra - dice una fonte M5S - Noi non possiamo permetterci scivoloni".
In realtà, il nome di Gabanelli sarebbe stato depennato, o quasi, perché si dà per scontato che la cronista non accetterebbe. E i grillini prima di rendere noto il prescelto dovranno avere sul piatto l’ok dell’interessato. Qualcuno tra i parlamentari, a quanto apprende l’Adnkronos, ha anche proposto il nome di Beppe Grillo, che la Rai la conosce bene e con l’azienda pubblica ha più di un conto in sospeso. Di certo, il nome del leader M5S farebbe felice la base, che in questo caso rinuncerebbe senza alcun problema al voto sul cda.
Ma è difficile, viene riferito, che Grillo possa mai accettare un posto nel consiglio di amministrazione di viale Mazzini. In queste ore, raccontano, sono in corso contatti continui tra Roma, Milano e Genova per decidere le mosse. Anche Grillo e Gianroberto Casaleggio faranno sentire il loro peso nella scelta del Movimento sui vertici Rai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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