Il cda della Rai ha approvato il piano di riorganizzazione dell'informazione messo a punto dal direttore generale Luigi Gubitosi. Nessuna sorpresa, dunque. Ormai il "sì" era scontato.
La proposta è stata approvata con 5 voti a favore e 3 contrari. La "road map" dell'informazione prevede risparmi per le casse della tv pubblica pari a circa 80-100 milioni di euro e la creazione di due newsroom: da un lato Tg1, Tg2 e Rai Parlamento, dall'altro Tg3, Rainews24 e Tgr. Una grande vittoria per il dg di viale Mazzini che, in più di un'occasione, si è detto pronto a "giocarsi tutto" pur di portare avanti il piano di riforma delle news. Un dossier di 132 pagine, quello presentato dal numero uno della Rai, che spiega ogni punto della "rivoluzione" storica della tv pubblica: dalla logistica ai trasferimenti, dal personale alla riorganizzazione delle testate.
Ed era un consiglio attesissimo quello di oggi nella sede milanese di corso Sempione della Rai. Due le questioni scottanti sul tavolo dei consiglieri: la riforma delle news ed il "caso Verro". Una situazione che riguarda il consigliere Antonio Verro, sotto accusa per una presunta lettera inviata nel 2010 a Silvio Berlusconi, in cui si indicava, a quello che era allora il presidente del Consiglio, un elenco di trasmissioni su posizioni considerate anti governative.
Fuori dall'ordine del giorno, invece, l'Opas lanciata a sorpresa da Mediaset su Ray Way. Anche se, molto probabilmente, se n'è parlato informalmente, nonostante l'intervento del governo per chiarire che il 51% della rete di diffusione del segnale Rai sarebbe rimasta in mano pubblica.
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